Domenico serve caffè da 75 anni, il suo bar compie un secolo: Città di Castello lo festeggia

Domenico Bucci, 95 anni, al lavoro nel locale aperto dalla madre nel 1924 a San Leo Bastia, al confine tra Umbria e Toscana

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Alla festa organizzata per i 95 anni di Domenico e per il secolo del Bar Bucci c’era anche il sindaco

Città di Castello (Perugia), 23 agosto 2024 – Domenico è nato nel 1929 e da oltre 70 anni ogni mattina si presenta puntuale davanti alla macchina del caffè del bar di San Leo Bastia che, di anni, ne ha appena compiuti 100. Un secolo di storia per questo bar di paese intrecciato alla vita di Domenico Bucci, anima e cuore, insieme alla sua famiglia. Esattamente un secolo fa, nel 1924, a San Leo Bastia - ultima frazione a sud del comune di Città di Castello prima del confine con Cortona in Toscana - è stato aperto il Bar Bucci e mercoledì sera un’intera comunità (sindaco compreso) si è fermata per festeggiare un doppio compleanno, quello di Domenico, 95 anni e quello del bar.

Da ragazzino in calzoncini corti come testimoniano le foto in bianco e nero esposte: “Ne ho viste passare tante… Ricordo ancora i clienti che prima e dopo la seconda guerra mondiale venivano a piedi e solo qualche rara volta in bici, ad acquistare generi alimentari di prima necessità. Automobili niente... qualche volta passava una moto e tutti la guardavamo come se fosse un evento!”, racconta Domenico che ha servito caffè e cappuccini a intere generazioni.

E ancora oggi è lì al suo posto di lavoro, dietro al banco soprattutto la mattina presto, alla veneranda età di 95 anni. “Il bar era stato aperto dalla mia mamma, Ida, nel 1924, mio padre morì giovane e si ritrovò da sola a mandare avanti la famiglia e la bottega”. Sopra l’ingresso campeggiava la scritta “Vino, commestibili e generi diversi“: “La popolazione di San Leo o delle frazioni vicine veniva qui a fare la spesa a piedi (i più abbienti, a cavallo). Si vendeva di tutto: dal vino alle stoffe, dalla carne alle funi per gli animali, dalle candele alla polvere da sparo – racconta ancora –. Ci si riforniva a Città di Castello dove si andava una volta alla settimana col cavallo e il carretto. La mia mamma faceva credito perchè i contadini spesso non avevano soldi... Dopo la guerra l’attività si è spostata al piano di sopra, lungo la strada dove cominciarono a comparire le prime auto”.

Non appena tornato dal collegio, nel 1949, Domenico si ritrova titolare e il locale diventa un punto di riferimento importante anche per tutti quelli che giornalmente vanno a Cortona da Città di Castello con la linea della corriera di Montesi. “Da una parte l’osteria con i tavoli e dall’altra piccola bottega di alimentari, poi negli anni sessanta decidiamo di costruire un altro edificio. Ora si può chiamare Bar Bucci, così come è oggi, perchè c’è anche la macchina per il caffè…”. E proprio qui si è svolta una festa con tanto di candeline e la consegna della targa ufficiale da parte del sindaco Luca Secondi.