REDAZIONE UMBRIA

Don Davide, un album di canzoni dedicato ai parrocchiani terremotati

"Ho voluto cantare l’importanza della comunità per superare ogni problema"

Tra le passioni di don Davide Tononi (foto), 36 anni, parroco di Norcia, oltre allo sport c’è anche l amusica. Don Davide scrive e canta canzoni per la sua gente e le posta abitualmente anche su Facebook. Ora però ha deciso di farci un disco, che si intitola ’’Sulle strade dell’infinito’’: l’album che don Davide ha appunto dedicato alla sua comunità che da quattro anni vive la tragedia del terremoto.

"È un progetto nato da un po’ di tempo e che si è completato anche con la realizzazione di un libro che porta lo stesso titolo", spiega il sacerdote. "Il brano che ho pensato per Norcia – aggiunge – è soprattutto incentrato sull’importanza della comunità e sulla certezza che la città riuscirà a risorgere dalle macerie del sisma nonostante le tante difficoltà". "Ricostruire e crederci sempre, la forza che conta è la comunità, con la certezza sempre presente, che la storia non si fermerà... Alzare la testa, lottare col cuore, con lo sguardo fiero di chi sa, che c’è una certezza: non si molla un metro, perché Norcia risorgerà...", canta don Davide suonando la chitarra dentro il suo container. L’album è stato pubblicato sui principali canali digitali come YouTube e Spotify e può essere ascoltato gratuitamente. Ma quella di dedicare canzoni ai suoi parrocchiani non è l’unica iniziativa presa dal giovane prete, arrivato in Umbria all’età di 18 anni dalla provincia di Brescia.

"Ogni martedì e giovedì mattina – racconta – ho pensato che fosse utile confessare in piazza San Benedetto. In centro storico non abbiamo più le nostre chiese e in attesa che vengano ricostruite ho ritenuto che fosse utile mettersi a disposizione delle persone, in particolare di quelle che fanno più fatica a raggiungere il centro di comunità di Madonna delle Grazie che si trova un pò fuori le mura cittadine". "Stare in piazza – osserva – permette anche semplicemente di parlare e di incontrarsi, di mantenere viva la chiesa fatta di persone". Di recente don Davide, in occasione della visuta di Giuseppe Conte a Norcia, ha avuto modo di parlare col premier: ""Mi sono raccomandato – ha detto– di scrivere i decreti pensando alle reali esigenze delle persone".