SOFIA COLETTI
Cronaca

Dona un rene e salva il marito: "Gesto d’amore"

La Pro Ponte ha premiato come "Donna dell’anno" la dipendente dell’Asl Umbria 2 Patrizia Babini.

Patrizia Babini, dipendente della Asl Umbria 2, simbolo di coraggio e amore, riceve il premio da suor Carla

Patrizia Babini, dipendente della Asl Umbria 2, simbolo di coraggio e amore, riceve il premio da suor Carla

E’ lei la “donna dell’anno“ 2025. Patrizia Babini, dipendente della Asl Umbria 2, giocatrice di basket (ha vestito la maglia rosso-verde della Ponte Vecchio) e campionessa mondiale di ciaspole è diventata il simbolo del coraggio, dell’amore e della passione grazie a un gesto straordinario: aver donato un rene per salvare il marito.

Per questo è stata celebrata dalla “sua“ Ponte San Giovanni: la Pro Ponte ha infatti assegnato a lei il tradizionale riconoscimento di “donna dell’anno 2025” nella cena sociale che si è tenuta ieri nella sede di via Tramontani. La storia di questa donna coraggio (lei si definisce una donna di spirito) merita di essere conosciuta. Patrizia è felicemente sposata con il ponteggiano Fabio Rosi. Ma nel 1989 Fabio, allora fidanzato di Patrizia, dopo analisi di routine scopre di avere un problema ai reni e inizia un trattamento di dialisi. Dopo due tentativi di trapianto di rene andati falliti arriva il giorno giusto e il rene giusto. Quello di Patrizia non è compatibile per il marito ma nel frattempo si forma una “banca dati” di rene e all’ospedale di Padova alle 7.30 viene espiantato un rene di Patrizia, inviato a Milano e poi in aereo a Barcellona dove viene depositato. L’aereo raggiunge Bilbao, preleva il rene compatibile per Fabio riparte per Milano e qui una staffetta della Polstrada lo porta a Padova. Alle due di notte del giorno dopo il rene è impiantato e inizia una nuova vita per Patrizia e Fabio.

Da allora Patrizia dice: "Non ho donato un rene a mio marito ma il mio è stato un gesto di amore: l’aver condiviso uno dei miei reni con Fabio".

Dietro a questa storia, che Patrizia ha raccontato alla Pro Ponte, c’è l’Aned, l’Associazione nazionale emodializzati dialisi e trapianto, sorta nel 1972 aderendo ad una “alleanza sud mediterranea” che sovrintende al trapianto di rene. Patrizia, con la sua storia, vuole sensibilizzare istituzioni e popolazione al problema di donazione e trapianto di rene.

E anche la cena sociale aperta a tutti che si è tenuta ieri nella sede della Pro Ponte con il riconoscimento di “donna dell’anno“, ha voluto contribuire a sostenere e diffondere quanto Patrizia dichiara con il cuore e…con un solo rene: lei e il marito oggi continuano a praticare gli sport preferiti e inseriti nella nazionale della loro categoria, disponibili entrambi a dialogare e a raccontare i particolari, anche avventurosi, della loro storia per tranquillizzare quanti avessero dubbi e a dare indicazioni sulla strada da seguire, per donazione e trapianto, da generosi e autorevoli testimoni.