I risultati migliori si osservano nel dominio Istruzione e formazione, con il 44,4 per cento degli indicatori nella classe di benessere relativo alta, il 22,2 per cento nella classe medio-alta e nessun posizionamento nella classe di coda. Tutti gli indicatori hanno valori migliori della media-Italia e 7 su 9 della media di ripartizione. Il vantaggio più marcato si registra per l’indicatore passaggio all’università, che misura la quota di neo-diplomati che si iscrivono per la prima volta all’università nello stesso anno in cui hanno conseguito il diploma e che in Umbria nel 2022 è pari a 59,8 per cento (8 punti percentuali in più dell’Italia e in crescita di 2,4 punti rispetto al 2019). Anche nel dominio Politica e istituzioni l’Umbria presenta una situazione di vantaggio evidente, con il 33,3 per cento degli indicatori nella classe di benessere relativo alta, la stessa percentuale nella classe medio-alta e nessun posizionamento nella classe di coda della distribuzione nazionale. La partecipazione alle elezioni europee del 2024 in Umbria, sebbene in calo rispetto al 2019, si attesta al 60,8 per cento e resta maggiore che in Italia (+11,1 punti percentuali) e nel Centro (+8,3). Si evidenzia inoltre una minore penalizzazione per la quota di donne elette nelle amministrazioni comunali (39,1 per cento nel 2023, oltre 5 punti percentuali in più rispetto al Centro e all’Italia), in un quadro nazionale che resta ancora distante dall’equilibrio di genere.
CronacaDopo l’esame di Maturità sei studenti su dieci si iscrivono all’università