REDAZIONE UMBRIA

Dottore morto a causa del Covid Un pool di luminari per l’autopsia

Anche il medico del Papa nel collegio di esperti che questa mattina sarà nominato dalla procura di Perugia. L’esame in programma domani al Policlinico Gemelli dove la salma è stata trasferita

Sono un medico-legale, Antonio Oliva, un anatomo patologo, Vincenzo Arena e Andrea Arcangeli, rianimatore (il medico del Papa), tutti professionisti di fama nazionale i consulenti tecnici scelti dalla procura di Perugia per fare luce sul caso del dottor Stefano Brando, 62 anni, il medico di medicina generale morto per Covid il 19 novembre scorso. Decesso avvenuto nel Reparto di terapia intensiva del Santa maria della Misericordia, in seguito al quale lo scorso 24 novembre la moglie ha presentato un esposto alla questura, denunciando "ritardi nella ospedalizzazione e nel trasferimento dal reparto di malattie infettive alla Rianimazione".

La polizia, delegata alle indagini dal procuratore capo Raffaele Cantone e dall’Aggiunto, Giuseppe Petrazzini ha già acquisito le telefonate con il 118, gli accessi dell’abmulanza e la cartella clinica del paziente. La salma, nonostante fosse ormai negativa al virus, è stata trasportata al Gemelli di Roma per eseguire l’autopsia disposta dalla magistratura. L’incarico è previsto per questa mattina, domani dovrebbero iniziare le operazioni periali. La famiglia Brando ha intanto nominato il professor Carlo Bonzano, quale difensore che potrebbe oggi indicare un esperto di parte.

Il collegio di consulenti dovrà stabilire le cause della morte del medico e, anche in base alle cartelle cliniche e agli interventi del 118, se ci siano stati ritardi che hanno prodotto le complicazioni letali del Covid. Il decesso è avvenuto nei giorni più caldi dell’emergenza in Umbria.

In particolare Arena, è un anatomo-patologo del Policlinico Universitario Agostino Gemelli mentre il professor Andrea Arcangeli, rianimatore è stato nominato l’estate scorsa da Papa Francesco, in piena pandemia, responsabile della Direzione Sanità ed Igiene del Vaticano. Il terzo nome è quello del medico legale del Gemelli e professore alla Cattolica, Antonio Oliva, già coinvolto come consulente della vedova nel caso di Davide Astori, il capitano della Fiorentina.

Nei mesi scorsi proprio Oliva era intervenuto a un webinar sulla responsabilità medica e delle strutture sanitarie al tempo del Covid-19. "Ci aspettiamo – aveva detto il professore – un importante frequenza di contenzioso: se si fa un calcolo dei morti per coronavirus in modo prospettico ci aspettiamo un numero di cause abbastanza rilevante". Secondo il professionista "dato che non sappiamo se ci sono gli strumenti normativi adeguati e idonei a gestirlo" la soluzione sarebbe "un atto normativo importante, ad opera del Parlamento, per individuare aree di non responsabilità colposa nel contesto di emergenza legato alla pandemia".

Erika Pontini