Mentre alla galleria della Guinza proseguono i cantieri per la realizzazione della viabilità in uscita, a livello progettuale continua l’iter per il tratto mancante della Due Mari; una decina di chilometri che lambiscono le frazioni di Selci e Lama e invadono la valle tra i comuni di Città di Castello, San Giustino e Citerna.
Nelle ultime ore si registra un ulteriore passo in avanti: Anas (attraverso il commissario straordinario per la E78 Massimo Simonini) ha depositato la documentazione per il rilascio della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) alla Regione Umbria. Il progetto definitivo è quello del tratto Selci Lama-Parnacciano che dovrà cioè collegare la Guinza alla E45. La documentazione è consultabile (attraverso la firma elettronica) nel sito della Regione Umbria dov’è stata pubblicata in vista della presentazione delle osservazioni da parte di enti, associazioni o semplici cittadini: il termine scade il prossimo 27 novembre. Il passaggio ipotizzato è quello già ‘impugnato’ dai sindaci dei tre Comuni che in forma congiunta ne criticano il forte impatto in alcuni tratti prossimi alle zone residenziali e chiedono a Simonini una revisione. Già nella prima fase di osservazioni le amministrazioni comunali, gli imprenditori e i cittadini avevano significato alcune criticità dell’itinerario prescelto da Simonini che impatta anche nella valle di Colle Plinio, oltre che nelle frazioni di Lama, Pistrino e Selci.
A criticare il progetto anche i cittadini riuniti nel comitato La Valle del Lama che puntano l’indice sulla rotonda in uscita dalla Guinza "che avrà caratteristiche spropositate rispetto alla strada su cui farà confluire il traffico. La SP200 è una strada provinciale montana che presenta forti criticità e una dimensione ridotta". Nel tratto della Due Mari in fase di progettazione è prevista la realizzazione di rotatorie, tratti in galleria, viadotti, di cui uno lungo oltre un chilometro. Nelle zone oggetto del passaggio erano già stati effettuati alcuni carotaggi e sondaggi tecnici. Per ora si parla di una strada a due corsie con la possibilità di un futuro ampliamento a quattro (i tempi di realizzazione sono stimati in circa 5-6 anni) mentre è prevista per la fine del 2026 l’apertura al traffico del traforo della Guinza (solo in direzione Marche verso Umbria). In queste settimane si stanno svolgendo ulteriori confronti tra amministratori, associazioni e imprenditori in vista delle osservazioni da presentare entro il 27.