REDAZIONE UMBRIA

Due mostre svelano la civiltà dei Longobardi tra tessuti, abiti, monili e sette monumenti Unesco

La civiltà Longobarda trova una vetrina d’eccezione in Umbria, in occasione delle celebrazioni per il decennale del riconoscimento del sito “I Longobardi in Italia“ come patrimonio mondiale dell’Unesco. Due dei sette monumenti del sito Unesco (il tempietto di Campello sul Clitunno e la Basilica di San Salvatore a Spoleto) sono infatti nel Cuore Verde che adesso ospita due grandi mostre capaci di gettare uno sguardi sull’antica civiltà. A Campello sul Clitunno è stata allestita a Palazzo Casagrande, la mostra “Trame Longobarde. Tra Architettura e Tessuti”: curata da Glenda Giampaoli e Giorgio Flamini, è uno straordinario lavoro di ricostruzione, sulla base dei dati archeologici, della vita quotidiana dei longobardi, un viaggio attraverso tessuti, abiti e monili prodotti da questa straordinaria civiltà. Gli abiti in mostra sono stati realizzati per metà con tessuti fatti rigorosamente a mano su telai orizzontali e licci e l’altra metà impiegando una tela di cotone industriale mentre i tessuti e le bordure sono stati realizzati dai detenuti del corso di tessitura della Casa di Reclusione di Spoleto. Da vedere fino al 20 febbraio, ingresso gratuito.

Invece a Spoleto, alla Rocca Albornoz verrà inaugurata questo venerdì la mostra itinerante “Toccar con mano i Longobardi”, visitabile fino al 6 marzo. Realizzata in collaborazione con il “Museo Tattile Statale Omero” di Ancona, offre la possibilità unica di ammirare contemporaneamente i sette monumenti del sito Unesco con sette modellini tridimensionali in scala, audio descrizioni, un percorso tattile e una gamma differenziata di opzioni di fruizione che assicurano un’esperienza multisensoriale ottimale. Per maggiori informazioni sulle due mostre si può consultare il sito www.longobardinitalia.it.