MICHELE NUCCI
Cronaca

E adesso chiudono tre scuole di specializzazione

"Esprimiamo grande preoccupazione per la recente perdita di tre scuole di specializzazione presso l’Università degli Studi di Perugia: otorinolaringoiatria, anestesiologia...

Il consigliere regionale Nilo Arcudi

Il consigliere regionale Nilo Arcudi

Esprimiamo grande preoccupazione per la recente perdita di tre scuole di specializzazione presso l’Università degli Studi di Perugia: otorinolaringoiatria, anestesiologia e cardiologia. Questa situazione rappresenta un grave indebolimento dell’offerta formativa e dell’attrattività del nostro Ateneo, con ricadute negative sull’intero sistema sanitario regionale": a denunciarlo è il consigliere regionale Nilo Arcudi, Tesei presidente - Umbria civica. Il quale annuncia la presentazione di una interrogazione alla Giunta.

"Le scuole di specializzazione - rimarca Arcudi - costituiscono un pilastro fondamentale per la formazione di professionisti altamente qualificati, in particolare nel settore medico-sanitario. E la perdita di queste strutture, unita al basso numero di posti coperti, rischia di compromettere la qualità dell’assistenza e della preparazione clinica. I dati relativi al periodo 2020-2023 confermano un trend allarmante: sempre più neolaureati scelgono di specializzarsi altrove. Questo porta i reparti ospedalieri a dover gestire un situazione sempre più complessa, incidendo negativamente sulla qualità dei servizi sanitari regionali.

La Giunta regionale deve intervenire con urgenza per evitare ulteriori chiusure e garantire il mantenimento e il potenziamento dell’offerta formativa. È necessario un piano di rilancio che coinvolga l’Università degli Studi e il ministero dell’Università per analizzare il fenomeno e individuare strategie efficaci per rendere più competitiva l’offerta delle scuole di specializzazione. Continueremo a lavorare affinché l’Università di Perugia possa tornare ad essere un polo di eccellenza per la formazione e la ricerca, garantendo un futuro solido ai nostri giovani e alla sanità umbra".