"Anche in Umbria il numero dei pazienti è molto elevato: sono 22mila le persone affette da anoressia, bulimia e disturbi di alimentazione incontrollata, con un’incidenza maggiore nella fascia tra i 12 e 25 anni. Il 30% ha meno di 16 anni e il dato, purtroppo, è in crescita". Laura Dalla Ragione (in foto), psichiatra e psicoterapeuta, fondatrice e responsabile della Rete dei servizi dedicati ai disturbi del comportamento alimentare dell’Usl Umbria 1, torna ad accendere i riflettori su un fenomeno in aumento eppure spesso sottovalutato da chi ne soffre e dalla famiglia.
Lo fa in un’occasione importante, la XII “Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla“, simbolo dell’impegno e della consapevolezza nei confronti di questa emergenza contro la quale l’Umbria vanta una rete di eccellenza assoluta, con le strutture di Palazzo Francisci e Nido della Rondine a Todi, per anoressia e bulimia in età evolutiva e adulta, il Centro di Città della Pieve per l’obesità, il Centro Ambulatoriale di Umbertide per bambini e preadolescenti.
Una situazione preoccupante, vero?
"In Italia ne soffrono più di tre milioni di persone e con il lockdown i pazienti sono aumentati del 30% , soprattutto giovanissimi. Il Centro di Todi gestisce anche il Numero verde nazionale della Presidenza del Consiglio: 800180969. Le richieste di aiuto sono raddoppiate nel 2020 e triplicate nel 2023".
E l’Umbria?
"Sono 22mila le persone affette da Dca, ma il dato è sottostimato, perché molti non chiedono aiuto. L’età si sta abbassando, la fascia adolescenziale è in aumento, a Palazzo Francisci ci sono bambine di 11, 12 e 13 anni".
Sono sempre di più giovani....
"I disturbi sono la seconda causa di morte tra i giovanissimi dopo gli incidenti stradali. E un altro fattore riguarda il sesso: i dca non riguardano più solo il femminile, ormai il 20% dei pazienti tra i 12 e i 17 anni è costituito da maschi. Probabilmente tra dieci anni non sarà più un disturbo di genere. Anche per i ragazzi il corpo è diventato un teatro del disagio".
E poi ci sono i social..
"Sono un potentissimo fattore di diffusione del disturbo: il loro uso problematico è associato a una diminuzione dell’autostima, a un cambiamento dell’immagine corporea e a un aumento di sintomi depressivi, all’interiorizzazione di ideali di magrezza".
Di recente c’è stato un dibattito sui fondi del Ministero...
"Alla fine sono stati rinnovati e all’Umbria sono arrivati 372mila euro, da suddividersi nelle diverse Asl e Aziende Ospedaliere. In particolare è stata rinforzata la parte di Terni. La nostra è una regione virtuosa con strutture per tutti i livelli di assistenza ma anche per noi le risorse sono necessarie, riceviamo pazienti da tutto il Centro Italia".
C’è un appello da lanciare?
"Mi rivolgo a genitori, insegnanti, pazienti ma anche pediatri e medici di base: chiunque colga i primi segnali si rivolga subito al numero verde nazionale e chieda una visita specialistica. Da questi disturbi si guarisce ma non bisogna perdere tempo. Prima si arriva e più si può avere un buon risultato".
Sofia Coletti