REDAZIONE UMBRIA

È allarme scuola. E le opposizioni bocciano la giunta

L'amministrazione Ruggiano ha diviso i comuni della Media Valle del Tevere, aizzando la competizione territoriale e provocando la protesta delle famiglie, dei docenti e dei dirigenti. L'obiettivo di proficue relazioni territoriali è stato messo a rischio.

È allarme scuola. E le opposizioni bocciano la giunta

TODI - È polemica sul dimensionamento scolastico nella Media Valle del Tevere. Per i gruppi consiliari all’opposizione- Pd, Civici X Todi Fabio Catterini, Sinistra per Todi, Todi Civica, e Per Todi- l’amministrazione Ruggiano ha ‘chiuso’ Todi, non ha promosso un accordo dei Comuni della Media Valle del Tevere sul parere da produrre prima alla Provincia e poi alla Regione, ma "ha diviso un comune dall’altro, aizzando la competizione territoriale e producendo un risultato che sta provocando la protesta non solo del Comune di Marsciano, ma anche delle famiglie, dei docenti e dei dirigenti". A parlare per tutti è il consigliere Fabio Catterini (foto). La proposta deliberata dal Comune di Todi prevede l’accorpamento alla scuola media "Cocchi-Aosta" dei plessi appartenenti alle due Direzioni didattiche di Marsciano situati nei comuni di Montecastello di Vibio, Fratta Todina e Collazzone, nonché dell’istituto comprensivo di Massa Martana. "Tutto questo senza che l’amministrazione comunale marscianese – afferma Catterini - le famiglie e il personale scolastico fossero stati minimamente coinvolti, tanto meno informati di tale situazione".

Che gli equilibri e le relazioni sinergiche instaurate da tempo nella Media Valle Tevere siano a rischio? "L’amministrazione Ruggiano si è già dimostrata supina alle politiche della Giunta Tesei in tema di sanità – aggiunge - accettando il depotenziamento dell’ospedale di Pantalla a favore degli ospedali dell’Alta Umbria e rinunciando alla titolarità del Distretto a vantaggio di quello del Perugino. Ha depotenziato i trasporti riducendo il trasporto pubblico urbano e si dichiara favorevole alla costruzione dell’inceneritore dell’Umbria a Todi. Ci mancava solo che scatenasse una lotta fratricida anziché perseguire l’obiettivo di proficue relazioni territoriali". s.f.