E il teatro stracolmo si trasforma in una piazza

Il Teatro Lyrick ad Assisi ospita la presentazione della candidatura di Stefania Proietti, trasformando il palco in una piazza simbolica. Testimonianze e discorsi su temi cruciali per l'Umbria, con l'auspicio di un nuovo modo di fare politica.

E il teatro stracolmo si trasforma in una piazza

Stefania Proietti e il teatro gremito

ASSISI – Teatro Lyrick tutto esaurito, ben oltre i suoi mille posti, con il palco che si è trasformato, per la presentazione della candidatura di Stefania Proietti, in una piazza. La classica piazza dei paesi e delle città, con panchine, una fontanella, una bicicletta, piante, a cominciare dagli olivi. Uno spazio che rappresenta una delle tantissime piazze di cui è costellata la nostra Umbria, dove si parla e ci si confronta sui temi della quotidianità, dalla sanità, all’ambiente, al lavoro, ha evidenziato la conduttrice Valentina Aisa, giornalista Rai, compagna di scuola ai tempi del liceo di Stefania Proietti. In platea ci sono esponenti delle istituzioni, sindaci, parlamentari, tanti giovani, gente comune. Ma anche le famiglie di coloro che, con la Proietti, guidano Comune di Assisi e Provincia di Perugia. Sulla piazza del Lyrick grande spazio alle testimonianze, da Lavinia Ansidei, giovane archeologa con la sua esperienza nel mondo del lavoro, al medico Alfredo Notargiacomo e le sue difficoltà riscontrate nella sanità umbra. Poi Paolo Tamiazzo, portavoce del Forum del Terzo Settore Umbria con le istanze che giungono da questo ambito, Miriam Boussairi, con le sue esperienze internazionali sul fronte della cooperazione sino a Vittoria Ferdinandi, sindaca di Perugia, che auspica un Paese unito saldo e solidale. "Un’Umbria – ha sottolineato Ferdinandi – che guardi alla cura degli altri e non un’Umbria che sputi in faccia. Sorella mia, in bocca al lupo, noi siamo con te". Poi spazio alla Proietti che, una volta salita sul palco, circondata dai volontari, si è detta pronta a mettersi "in cammino per l’Umbria" come recita lo slogan scelto per la candidatura, sognando, in cuor suo che questo modello diventi "in cammino dall’Umbria" per un modo nuovo di fare politica.

Maurizio Baglioni