E’ ufficiale, dopo due anni di "assenza", il 15 maggio tornerà la Festa dei Ceri con tutte le sue iniziative collaterali. Il via libera, con l’obbligo dalla mascherina FFP2 per i partecipanti, ceraioli esclusi, ed il divieto di tutti gli incontri conviviali ufficiali al chiuso, è arrivato nel tardo pomeriggio di giovedì al termine della riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza svoltosi a Perugia, dedicata alla Festa dei Ceri 2022 ed alle sue modalità di svolgimento.
Erano presenti il Prefetto Armando Gradone, il Questore Giuseppe Bellassai, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, 118, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, il Commissario straordinario per l’emergenza sanitaria in Umbria Massimo D’Angelo ed una delegazione eugubina guidata dal sindaco Filippo Stirati e composta dall’ingegner Matteo Costantini, che ha curato il "piano sicurezza", rivelatosi fondamentale, dai Presidenti dell’Associazione Maggio Eugubino Marco Cancellotti, Università dei Muratori Giuseppe Allegrucci e Famiglie dei Ceraioli Ubaldo Minelli, Patrick Salciarini e Alfredo Minelli.
L’esito dei lavori è stato partecipato nella stessa serata di giovedì al "Tavolo dei Ceri" convocato nella residenza comunale. "Possiamo dire ufficialmente - ha esordito Stirati - che nel 2022 tornerà a Gubbio la Festa dei Ceri. Da parte di Prefetto e Questore abbiamo trovato grandissima disponibilità e comprensione piena delle dinamiche e delle logiche della nostra Festa".Grazie ai "validissimi presupposti del Piano di Sicurezza del 2018, ci siamo posti come interlocutori seri e puntuali, trovando un’apertura e un’attenzione non scontate, per le quali ringrazio davvero il dottor Gradone e il dottor Bellassai e il dottor D’Angelo" dal quale "abbiamo avuto forti raccomandazioni sul versante sanitario, che ci portano a confermare l’esclusione di tutti gli incontri conviviali ufficiali al chiuso" e l’uso della "mascherina FFP2 non certo ai ceraioli, ma a tutti coloro che si assembrano sul percorso dei Ceri" e nei "luoghi di vicinanza e affollamento".
Nel merito è prevista una apposita e dettagliata ordinanza del Sindaco. "La nostra - ha sottolineato Stirati - sarà la prima grande manifestazione del folklore che riprende dopo i mesi terribili della pandemia: non possiamo dare certo rappresentazione di una situazione che scappa subito di mano. " Non è un "tana liberi tutti" – è stato osservato - ma la possibilità concreta di riavere la nostra Festa senza dimenticare il senso di responsabilità e l’uso della mascherina". g.b.