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E45, il viadotto ’Tevere’ non c’è più Una difficile notte per smontarlo
Sono iniziate in ritardo mercoledì sera e sono di conseguenza slittate di qualche ora le complesse operazioni di smontaggio del viadotto ’Tevere I’ sulla E45 nel tratto di Umbertide, col vecchio impalcato in calcestruzzo che dovrà essere sostituito. Le travi sono state sollevate e spostate con l’ausilio di particolari gru, per la successiva demolizione. Il tutto è avvenuto di notte con la E45 che è stata chiusa al traffico in entrambe le direzioni tra le uscite di UmbertideGubbio e Promano per poter consentire al cantiere e ai mezzi di operare in condizioni molto delicate e che hanno ovviamente richiesto la massima attenzione con adeguate misure di sicurezza per gli operatori.
Il traffico è stato riaperto ieri a metà mattina dopo qualche disagio segnalato dagli automobilisti soprattutto nelle prime ore per gli spostamenti legati al lavoro e all’ingresso nelle scuole. La viabilità alternativa che i mezzi dovevano percorrere, segnalata con cartelli sul posto, infatti era a sua volta, interessata da cantieri. Di conseguenza, è stata inevitabile la formazione di lunghe code.
La E45 è stata temporaneamente chiusa in entrambe le direzioni dalle 22,30 circa di mercoledì fino a metà della mattina di ieri, "per consentire l’avanzamento dei lavori sul viadotto Tevere I". Gli interventi riguardano "la parziale demolizione e ricostruzione dell’impalcato e l’installazione di dispositivi di appoggio antisismici per elevare gli standard di sicurezza", fa sapere Anas.
Quello di ieri era solo uno degli interventi previsti a completamento di questo importante restyling del viadotto interessato insieme ad altri (Roncalbello, Col di Pozzo e Tevere II). Per i cantieri riguardanti questi tratti di E45 è previsto un investimento complessivo di 9,6 milioni di euro. Esattamente un mese fa venne demolito da Anas il cavalcavia di Promano sempre di notte: in quel caso erano interessate a le uscite di Umbertide, Promano e Montone. Il viadotto era stato danneggiato da un mezzo pesante che era transitato con il braccio dell’escavatore fuori sagoma lesionando una trave. Nell’immediato Anas era intervenuta ponendo un doppio sostegno, poi lo smontaggio, ed altri passaggi per la completa demolizione – da programmare – fino alla sostituzione di un nuovo ponte in acciaio.