SILVIA ANGELICI
Cronaca

Eccellenze Selezionati 2 ricercatori umbri. Studi innovativi per trattare i tumori

Sono intervenuti anche due ricercatori dell’Università degli Studi, al 36esimo congresso internazionale, organizzato dall’Associazione Italiana Culture Cellulari, tenutosi a Roma....

Sono intervenuti anche due ricercatori dell’Università degli Studi, al 36esimo congresso internazionale, organizzato dall’Associazione Italiana Culture Cellulari, tenutosi a Roma....

Sono intervenuti anche due ricercatori dell’Università degli Studi, al 36esimo congresso internazionale, organizzato dall’Associazione Italiana Culture Cellulari, tenutosi a Roma....

Sono intervenuti anche due ricercatori dell’Università degli Studi, al 36esimo congresso internazionale, organizzato dall’Associazione Italiana Culture Cellulari, tenutosi a Roma. Si tratta dei dottori Nicola Di Iacovo e Damiano Scopetti, ricercatori al laboratorio di Biologia cellulare e molecolare del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, che hanno presentato le loro ricerche. Ciò è stato possibile grazie ai finanziamenti alla ricerca dell’Associazione umbra per la lotta contro il cancro odv e della Fondazione ricerca oncologica Menesini onlus.

Il dottor Di Iacovo (foto) ha presentato dati scientifici innovativi riguardanti il ciclo cellulare, contribuendo al dibattito su un tema fondamentale per la biologia e la medicina: "Comprendere i meccanismi che regolano il ciclo cellulare è, infatti, essenziale - spiega Di iacovo - per sviluppare strategie innovative per il trattamento di patologie complesse, tra cui il cancro e le malattie degenerative”. Il ricercatore ha, inoltre, ricevuto il Best Poster Award, assegnato dalla commissione scientifica del congresso, per la qualità e l’impatto dei dati presentati.

Il dottor Scopetti è stato selezionato dalla commissione scientifica del congresso, tra circa 80 ricercatori e ricercatrici, per una oral communication che gli ha permesso di esporre gli ultimi risultati della ricerca e che riguardano i meccanismi alla base del “Reprogramming epigenetico” del cancro del polmone e di come questi aprano nuove possibilità terapeutiche. "Questi riconoscimenti - commenta il professor Giuseppe Servillo, del dipartimento di Medicina e Chirurgia - sono una testimonianza dell’eccellenza e della passione che animano il loro lavoro, oltre che un incentivo a continuare su questa strada con determinazione".