All’Umbria spettano 9 parlamentari, ma potrebbero alla fine essere dieci. Già, perché questa legge elettorale consente di candidare in più collegi persone di regioni diverse e così il Cuore Verde potrebbe fare un altro "colpaccio" dopo quello del 2019 che vide protagonista Emma Pavanelli (M5S). Il Nodo sta però nel gioco dei resti della Camera, che si calcolano a livello nazionale, e sui quali in serata era ancora tutto in alto mare.
E a tarda sera non c’era l’ufficialità su chi l’avesse spuntata in Umbria. Alla Camera (sei deputati) le certezze sono: Anna Ascani (Pd), Raffaele Nevi (FI), Emanuele Prisco (FdI), Virginio Caparvi (Lega). Gli altri due posti a tarda sera il Ministero dell’Interno ieri li aveva assegnati a Marco Squarta (FdI), e Pierluigi Spinelli (Pd), ma entrambi i partiti erano in attesa dell’ufficialità. Secondo You trend infatti Pavanelli (M5S) era la terza eletta dell’opposizione, mentre ci sarebbero chance anche per Valeria Alessandrini (Lega) e Catia Polidori (Forza Italia). Al Senato (tre eletti) invece i dubbi non ci sono mai stati: Franco Zaffini (FdI), Antonio Guidi (FdI) e Walter Verini (Pd). Il decimo parlamentare potrebbe essere Eleonora Pace (FdI) candidata in Campania. A quel punto Fdi avrebbe eletto 5 parlamentari, 3 il Pd e uno ciascuno Lega e Forza Italia.
Come detto al Senato già domenica sera con gli exit pool, alle 23.01, si è capito chi fossero i tre eletti. Tutto come da copione insomma con Franco Zaffini, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia e rappresentante del centrodestra nel collegio uninominale ha sconfitto di ben 70mila voti di Federico Novelli che era il candidato del centrosinistra: è finita infatti con 199mila voti per il centrodestra e 120mila per Pd & Co. Il 5 Stelle Federico Pasculli ha raccolto 55mila preferenze, mentre Carla Cassciari (Azione-IV), volto conosciuto della politica regionale, si è fermata a quota 35mila. Gli altri si sono assestati tra i 2mila e i 7mila voti.
Gli altri due eletti del Senato, come da previsone, sono stati Antonio Guidi di Fratelli d’Italia e Walter Verini del Partito democratico. Il suo partito per Palazzo Madama ha raccolto 93.946 preferenze, pari al 21,54% (qualche centinaio in più che alla Camera), mentre Fdi ha sfiorato i 132mila voti (30,21%). Nessun altro è riuscito a contendere il posto a questi due candidati, troppa è infatti la distanza con gli altri partiti.
Alla Camera i collegi uninominali erano invece due: nel primo (Umbria centro-sud Terni) ha prevalso Raffaele Nevi rappresentante del centrodestra (Forza Italia), che ha messo insieme 100mila voti pari al 47 per cento dei consensi. Staccato di 44mila unità Francesco De Rebotti, già sindaco di Narni del Pd che ha superato di poco le 56mila preferenze (26,26%), dietro di loro Ilaria Gabrielli (M5S, 12,79%) e Franco Raimondo Barbabella Azione-Iv) 7,37). Nel Collegio 2 (Umbria Centro Nord Perugia) ha vinto Virginio Caparvi (Lega) con 99.516 voti (44,70%), staccando di 38mila preferenze il candidato del centro sinistra Stefano Vinti, segretario Pd del Trasimeno che è stato votato da 61.220 elettori (27,50%).
In serata Riccardo Marchetti posta l’ufficialità della sua elezione alla Camera nel collegio plurinominale delle Marche, citando come fonte il sito del Ministero dlel’Interno: "Grato a tutti voi".
M.N.