
Il vescovo Ivan Maffeis con l’economo della Conferenza episcopale umbra Daniele Fiorelli
Sette milioni e 850mila euro: sono i fondi che le Diocesi umbre hanno ricevuto dal’8xmille nel 2024, di cui almeno il 50% destinati alla carità. Ulteriori quattro milioni e mezzo di euro sono arrivati nel territorio regionale per finanziare le opere di conservazione dei beni culturali e per l’edilizia di culto; questi ultimi fondi non sono gestiti dalle Diocesi, ma dagli enti che attuano le opere (parrocchie, musei). Anche i fondi 8xmille, che nel 2024 ammontano a circa 9,14 milioni di euro e che contribuiscono al sostegno dei 658 sacerdoti dell’Umbria, giungono direttamente ai sacerdoti attraverso l’Istituto centrale per il sostentamento del clero e quindi non passano dalle Diocesi. Tirando le somme delle varie voci, l’8xmille ha portato nelle casse della Chiesa umbra oltre 21 milioni.
A rendere note le rendicontazioni, l’arcivescovo Ivan Maffeis, anche in veste di presidente del Comitato nazionale per il sostegno economico alla Chiesa cattolica, in occasione di un incontro che si è svolto in vescovato. "Comunicare i conti delle nostre chiese è un dovere buono – dice Maffeis – perché dietro a questa rendicontazione passa il volto delle nostre comunità, passa l’impegno della carità, basti pensare alle tante opere segno e strutture di accoglienza Caritas, passa l’impegno educativo per i nostri ragazzi, penso ai numerosi oratori, passa l’impegno per la salvaguardia e la valorizzazione del vasto patrimonio storico-artistico ecclesiale, un esempio è questo complesso in cui ci troviamo. E passa l’impegno per tutto l’aspetto del culto, le chiese, le opere d’arte e le tante forme culturali attraverso le quali come Chiesa cerchiamo di portare in questo tempo il messaggio di speranza. La rendicontazione è un modo per dire grazie a tutti, credenti e non credenti".
L’economo Daniele Fiorelli ha parlato di come questo rendiconto, giunto alla settima edizione, sia di esempio-modello per altre Regioni ecclesiastiche italiane, nell’essere invitato a presentarlo lungo un po’ tutta la Penisola. "Anche per la formazione, crescita e accompagnamento delle giovani generazioni".
Silvia Angelici