REDAZIONE UMBRIA

Ecco i “patti educativi“. Enti, scuole e associazioni per aiutare i giovani

L’iniziativa messa in campo nei territori di Panicale, Paciano e Piegaro contro l’abbandono formativo e non solo. "Garantire a tutti le stesse opportunità".

Una scuola, tre amministrazioni comunali e dodici associazioni siglano il “Patto educativo di comunità Valnestore“. È stato sottoscritto dall’Istituto comprensivo Panicale – Piegaro – Paciano, dai Comuni di Panicale, Piegaro e Paciano e da una dozzina di soggetti del terzo settore operanti nel territorio il Patto che mira a "rimuovere le disuguaglianze, prevenire e contrastare la povertà educativa". Tra gli obiettivi principali combattere l’abbandono scolastico e i fenomeni di fallimento formativo, attraverso azioni sinergiche tra istituzione scolastica, enti locali e loro servizi, e una moltitudine di organizzazioni del civismo attivo e del privato sociale.

"I patti educativi di Comunità – spiegano i promotori - sono una modalità di costruzione della "comunità locale" che si assume la responsabilità di essere "educante" e per questo capace di assumere i percorsi di crescita e educazione delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi come propria responsabilità". Attraverso un "gioco di squadra" si punta ad attivare un processo che rafforzi e valorizzi la scuola pubblica, come laboratorio sociale e comunità di partecipazione democratica; assumere come priorità la cura delle situazioni di maggior fragilità per garantire a tutte e a tutti le stesse opportunità; favorire il protagonismo e la partecipazione attiva di alunni e alunne e delle famiglie attraverso lo sviluppo di percorsi di cittadinanza attiva e di solidarietà.

A firmare il patto venerdì sono stati la dirigente scolastica Aurelia Brita, il sindaco di Panicale Giulio Cherubini, l’assessora di Piegaro Rosita Morcellini e i rappresentati delle diverse realtà associative. Il "Patto" individua quattro specifiche azioni attraverso le quali perseguire gli obiettivi, tra cui l’utilizzo degli spazi scolastici per sviluppare attività che favoriscano l’autonomia e la responsabilità ed esperienze educative che promuovono lo scambio intergenerazionale attivando i rapporti di crescita e solidarietà tra le diverse generazioni.

Con l’azione “La mia scuola non va in vacanza“ si intende dar vita, nei mesi estivi, ai LudusCamp. L’azione “Scuola 4.0“ si basa sull’attivazione di laboratori e percorsi didattici specifici incentrati sull’innovazione digitale, robotica e pensiero computazionale. Hanno sottoscritto il patto tutte le associazioni sportive e non della Valnestore impegnate con i giovani.