Ecco il ’dragon boat’ della speranza . A bordo le donne operate al seno

Sport e messaggio forte: "È un modo per tornare a sentirci sane e condividere il nostro percorso di vita"

Ecco il ’dragon boat’ della speranza . A bordo le donne operate al seno

Ecco il ’dragon boat’ della speranza . A bordo le donne operate al seno

L’appuntamento è sulle rive del fiume Tevere, ogni venerdì, dove una ventina di donne - la maggior parte delle quali operate al seno - si ritrovano, salgono nel Dragon Boat e pagaiano al ritmo dei colpi del tamburino e del timoniere. Uno sport che attenua significativamente alcuni dei sintomi, riduce la sensazione di fatica nello svolgimento delle attività quotidiane e migliora nel complesso la qualità della vita delle pazienti. "E’ utile per la riabilitazione ma soprattutto ci aiuta a superare l’impressione di essere malate. Il dragon boat è un modo per tornare a sentirci sane e condividere il nostro percorso di vita con altre donne e persone che ci sono vicine": conferma Daniela Belsoli, portavoce del gruppo "Le farfalle" dell’associazione Altotevere Contro il Cancro che acquistò la lunga imbarcazione grazie al contributo logistico dell’allora presidente del Canoa Club, Sandro Paoloni insieme a Italo Cesarotti, anima e cuore dell’Aacc.

Il dragon boat della speranza per combattere il tumore anche a colpi di pagaia è un progetto che da otto anni, a Città di Castello, si rinnova sulle acque del Tevere a bordo della maxi-canoa per le donne operate al seno. Questa imbarcazione, da venti posti, lunga 12 metri e larga un metro, deve il suo nome alla testa di drago sulla punta dell’imbarcazione. A dare impulso al progetto fu l’ex assessore Rossella Cestini- scomparsa lo scorso anno- sin dal 2016 in collaborazione tra Aacc, gruppo Farfalle, Regione, Federazione Italiana Canoa-Kayak, Canoa Club e Usl. "Con orgoglio e rinnovato slancio abbiamo confermato nella nostra programmazione annuale questo bellissimo progetto divenuto nel tempo punto di riferimento a livello regionale e nazionale", dice Nicola Landi, presidente del Canoa club. Il sindaco, Luca Secondi, gli assessori Carletti, Guerri e Calagreti, a nome di tutta la giunta rinnovano vicinanza e sostegno agli organizzatori del progetto e ricordano che "le vere protagoniste sono lore le magnifiche farfalle dell’Aacc che ci insegnano a lottare e a credere nel futuro".

Giunge un commento positivo al progetto anche dai vertici nazionali della Federazione Italiana Canoa-Kayak col presidente Luciano Buonfiglio e del Coni Umbria Domenico Ignozza: "Il Canoa Club, il Comune e le associazioni esprimono ancora una volta i valori sani della passione dell’inclusione, della solidarietà e della gioia di stare insieme nel rispetto della vita e dell’ambiente". Cristina Crisci