Ecco la sterzata di Renzi: "Noi col centrosinistra"

Il leader di Italia Viva rompe gli indugi e mette a tacere i ‘ribelli’. E vara, di fatto, il suo appoggio a Stefania Proietti nel caso corra per la Regione.

Ecco la sterzata di Renzi: "Noi col centrosinistra"

Ecco la sterzata di Renzi: "Noi col centrosinistra"

PERUGIA – Matteo Renzi non si era mai espresso ufficialmente sulla candidatura di Vittoria Ferdinandi, né su quella di Margherita Scoccia.

Il leader di Azione aveva lasciato che i suoi litigassero e si dividessero, al punto che una fetta di iscritti e candidati scelse proprio la candidata di centrodestra (vedi Emanuela Mori che non è stata eletta e Andrea Fora, attuale consigliere comunale). Mentre il partito ufficialmente a Perugia scelse la strada centrista con Massimo Monni, per poi convergere nel Campo largo al ballottaggio.

Stavolta però Renzi brucia i tempi e annuncia rispetto alla possibile candidatura alle regionali del prossimo autunno di Stefania Proietti (Campo largo) che "il sostegno al centrosinistra è nella logica delle cose". Certo, ci sarà da chiarire i rapporti con i nemici del Movimento 5 Stelle, ma una bella ‘botta’ l’ex sindaco di Firenze l’ha data a chi sperava – e non sono in pochi - che Italia Viva scegliesse la strada opposta. Perché un conto sono le scaramucce locali tra le diverse anime renziane, un conto che il leader metta segno un colpo del genere, piantando un paletto definitivo.

Ci sarà da capire, ad esempio, la strada che intraprenderà lo stesso Fora, ormai schierato apertamente con il centrodestra: un suo voltafaccia (l’ennesimo) sarebbe una sopresa fino a un certo punto. Intanto Giuseppe Conte, leader M5S, chiarisce sul punto: "Negli ultimi anni Renzi si e’ vantato di avermi mandato a casa, mi attaccava sulla gestione della pandemia e ora dice che sono un interlocutore privilegiato. Alle sue dichiarazioni rispondo semplicemente che per noi del Movimento 5 stelle la politica e’ una cosa seria".

Il segretario di Italia Viva ha pero’ in tasca il ‘lasciapassare’ di Elly Schlein che, in nome dell’unitarietà piu’ testarda che ha voluto imprimere al Partito Democratico va ripetendo che il Pd, nella costruzione del campo progressista, "non mette veti e non ne accetta da nessuno".