A Terni le strade sono più pericolose rispetto a Perugia che però spende meno rispetto al capoluogo della Conca. Un calcolo effettuato in base all’Indice di pericolosità (Idp) che è stato calcolato ponderando i tassi di incidentalità rilevati dall’Istat nel periodo 2016-2024 (per il 2024 le stime preliminari) applicando nei grandi comuni un correttivo di 2 punti ogni 100 incidenti e ponderando anche la spesa pro capite per la manutenzione delle strade in base ai dati OpenPolis ed OpenCivitas/Sogei, rilevate attraverso questionari inviati agli enti ed integrate con i dati provenienti da fonti ufficiali quali il Ministero dell’Interno, l’Ista, Miur e l’Agenzia del Territorio.
Bene, il massimo valore dell’indice – per avere una una base di partenza - è quello riscontrato a Roma e pari a 450,38 punti e una spesa annua dui 405 milioni di euro in costi di manutenzione ed oltre un milione di euro per risarcire gli automobilisti. Questo indice a Terni è sette volte e mezzo inferiore, in quanto risulta pari a 59,90. Più sicure appaiono le strade del capoluogo regionale, con un Idp di 50,39 ed esattamente nove volte più basso di quello della Capitale. La spesa sulla manutenzione delle strade è invece a Terni di 90,46 euro, mentre a Perugia è di dieci euro più bassa: 80,17. Secondo l’analisi commissionata da CastiglianiGomme.it, i centri urbani con il maggior numero di strade dissestate dopo Roma sono Milano (con indice 323,73), Genova (197,74), Firenze (171,49), Torino (165,18), Bologna (137,34), Napoli (126,44), Bergamo (124,48), Venezia (117,98).