CRISTINA CRISCI
Cronaca

Ecco “Ombromanto“. La moto costruita grazie a duecento sapienti mani

La sfida dell’associazione “Ferro e Motus“ che ha realizzato una “due ruote“ unica al mondo: assemblata pezzo dopo pezzo da un gruppo di persone.

Special Cafè racer su base Honda del 1980: è la moto costruita dall’associazione grazie alla collaborazione di cento persone

Special Cafè racer su base Honda del 1980: è la moto costruita dall’associazione grazie alla collaborazione di cento persone

Non ha prezzo perché il valore inestimabile del lavoro che c’è dietro, con oltre 100 persone che hanno condiviso la sua realizzazione, la rende unica nel suo genere. Una moto speciale assemblata pezzo dopo pezzo, vite dopo vite, da un gruppo di lavoro di oltre 100 persone. Si tratta di una “Special Cafè racer su base Honda“ del 1980, già collaudata su strada e pronta ad essere guidata, uscita venerdì dalla prima officina condivisa in Italia, quella dell’associazione “Ferro e Motus“, fondata nel 2014 a Città di Castello, che oggi conta oltre sessanta iscritti con la passione per i motori. Un’officina non solo meccanica, ma di idee allestita nei piccoli locali nel quartiere La Tina, dove c’è sempre una moto da restaurare o trasformare. E così è stato per questo primo progetto, reso possibile grazie alla disponibilità di un socio della “Ferro“, Matteo Mearelli, che ha messo a disposizione la sua moto del 1980 che è stata completamente “reinventata“. Prima è stato definito il rendering finale con il proprietario poi è iniziato il disassemblaggio e via col cantiere manuale per costruire “Ombromanto“, è questo il nome dato alla moto in riferimento al cavallo di Gandalf ne “Il Signore degli Anelli“. Oltre “duecento mani“ hanno contribuito alla realizzazione di questo esemplare tramite la collaborazione dell’associazione e della scuola Patrizi-Baldelli-Cavallotti, sede Ipsia, con gli studenti di tre classi dell’indirizzo manutenzione e assistenza tecnica.

"Tutti i passaggi di trasformazione per la durata del progetto, circa un anno – ha spiegato, il presidente di ‘Ferro e Motus’ Matteo Barbagli – si sono svolti sotto gli occhi dei soci che ogni giovedì hanno partecipato attivamente allo smontaggio e rimontaggio della moto. Per il restauro totale del motore sono stati organizzati vari workshop nell’officina del mago delle Honda, Paolo Ciabini, di Arezzo". La messa su strada della moto è avvenuta durante un pubblico evento alla presenza di una folta rappresentanza di meccanici, soci, volontari, studenti e insegnanti in testa, Edoardo Mannucci, Fabio Galeotti e Fabio Bruschi. Trattantosi di un evento unico nel suo genere sono intervenuti alla presentazione di Ombromante anche il sindaco Luca Secondi, gli assessori Letizia Guerri e Riccardo Carletti. L’associazione Ferro e Motus lega da sempre la passione per i motori alla cultura, alla solidarietà e alla beneficenza come il “Distinguished gentleman’s ride“ che quest’anno è in programma per il 18 maggio dove sarà possibile ammirare anche la nuova moto.