Tra Tosap e canone, gli edicolanti di Perugia pagano l’80 per cento in più rispetto ai colleghi di comuni limitrofi come Bastia e Corciano. E attendono un segnale concreto, come promesso dall’amministrazione, sulla riduzione della tassazione. A lanciare l’appello è Riccardo Dappio, consigliere del Sinagi di Perugia (il sindacato delle rivendite di giornali) che ha un’edicola a Madonna Alta e che proprio in questi giorni ha ricevuto i bollettini per versare sia la tassa di occupazione del suolo pubblico, sia il canone comunale, il cosidetto Cosap sul quale era stata promessa una riduzione. "La mia edicola – spiega Dappio – paga ogni anno, con enorme difficoltà, al Comune di Perugia la Tosap che ammonta a 1 .725 euro e il canone Cosap pari 2.788,80 per un totale di 4.513,80 euro per una superficie di 40 metri quadrati che fa all’incirca 112,8 euro a metro quadro. Come sindacato Sinagi abbiamo accertato che nei comuni limitrofi, (abbiamo preso come riferimento Corciano e Bastia Umbra), tale tassazione del suolo pubblico diventa di circa 3033 euro al metro che a conti fatti si tradurrebbe, per un’edicola come la mia in una tassazione di soli 1.200 – 1.320 annui".
" Questa anomalia esiste addirittura in tutta Italia e in pratica a Perugia si paga piu del triplo e non sappiamo il perchè: sembra proprio che il suolo pubblico sia dorato". Dappio ricorda poi quel’è la situazione in cui si trova la categoria. "Nel decennio precedente i nostri volumi di affari non ci hanno fatto allarmare più di tanto per questa incongruenza, ma adesso la situazione è cambiata, sono oltre di 6-7 anni che le vendite si sono assottigliate fino a perdere il 60-70%. Per questo riteniamo sia urgente mettere mano alla questione delle imposte". Il rappresentante del Sinagi ricorda infine è che il prezzo del quotidiano o della rivista "hanno un costo fisso e il margine di guadagno (aggio) che è sempre lo stesso, senza possibilità di agire da un punto di vista commerciale". Sulla questione La Nazione ha avviato una "battaglia" alla fine dell’anno scorso e cotinuerà a portarla avanti senza indugi. Vedremo se nel bilancio in corso di apporvazione ci saranno le riduzioni promesse. Al momento non pare proprio.
Michele Nucci