Affluenza pigra, ieri, per la consultazione elettorale che dovrà portare ed eleggere i nuovi sindaci di sette comuni umbri. Nonostante la pioggia c’è evidentemente chi ha preferito la gita domenicale ai doveri civici, o semplicemente ha rimandato ad oggi, che sarà la vera giornata di verifica per definire il peso degli astensionisti e in ogni caso delineare le nuove amministrazioni che governeranno i sette comuni in cui si vota. I dati delle 23.18, poco dopo la chiusura delle urne, riferivano ieri sera di un’affluenza del 47,6 (157 su 192 sezioni conteggiate), rispetto al 60,87 della precedente tornata. Per i sei comuni della provincia di Perugia la percentuale delle 23 è stata del 50,40 contro il 63,71 precedente, mentre per Terni si parla del 44,10 contro il 59,44 precedente. Situazione di netto calo già delineata alle 19 di ieri, quando si erano recati alle urne il 36,9% degli aventi diritto nei comuni umbri chiamati al voto (erano il 43,65 nella precedente tornata elettorale): nel dettaglio a Terni aveva votato il 35,1 % degli elettori, a Corciano il 33,8, ad Umbertide il 48,1, a Trevi il 38, a Passignano il 40,1, a Cannara il 46,1 ed a Monte Santa Maria Tiberina il 49 %. Sin dai primi dati sull’affluenza, diffusi alle 12, la sensazione era stata quella che l’affluenza al voto, in tutti i sette comuni dell’Umbria chiamati alle urne, si mantenesse più bassa della precedente tornata elettorale. Per quanto riguarda nello specifico Terni, il Comune più grande chiamato a rinnovare Giunta e primo cittadino, secondo i dati riportati alle 19 sul portale Eligendo del Ministero dell’Interno, come si diceva aveva esercitato il voto il 35,11 per cento degli aventi diritto, contro il 41,83 della passata consultazione. Oltre al Comune di Terni, quelli dove si ipotizza un possibile ballottaggio tra i candidati a sindaco sono Corciano e Umbertide. Sempre con riferimento alla rilevazione delle 19, il dato complessivo dell’affluenza in provincia di Perugia è stato del 40,35, contro 47,25 precedente.
Continuando con i confronti numerici, va detto che quasi tremila elettori in meno si sono presentati ieri (si vota anche oggi, dalle 7 alle 15 ndr) alle urne in Umbria rispetto al 2018. E anche stavolta gli occhi sono puntati sull’astensionismo, per capire quale schieramento può favore e anche quanto i cittadini siano sfiduciati rispetto all’esercizio del voto. Una eventualità temuta, quella dell’astensionismo elevato, da quando, ieri mattina alle 7, hanno aperto i 192 seggi allestiti dalle amministrazioni comunali. A Terni invece sono circa 2.500 in meno gli aventi diritto: erano 89.178 cinque anni fa, sono 87.622 oggi.