REDAZIONE UMBRIA

Morte di Elisa, due città spezzate dal dolore

Umbertide e Casale sul Sile si stringono intorno alla famiglia. Il racconto del marito: "Era disorientata, ma non sono riuscito a raggiungerla"

Elisa Montanucci è morta a quarant’anni in un incidente di montagna in Valle Aurina

Umbertide (Perugia), 26 giugno 2020 - Due città spezzate dal dolore Umbertide e Casale sul Sile, unite dalla tragica morte di Elisa Montanucci, la giovane madre vittima martedì scorso di un incidente di montagna in Valle Aurina. Sabato prossimo alle 15, nella chiesa di Santa Maria Assunta del comune trevigiano dove viveva si terrà il funerale. Elisa era amata e stimata, capace di lasciare un segno in tutti coloro che l’hanno conosciuta. Il vuoto che lascia è attestato dalle innumerevoli testimonianze di familiari, amici, conoscenti, ex insegnanti, amministratori comunali.

Struggenti le parole della sorella Maria, 29 anni, che vive in Danimarca: "Non ci sono parole che descrivono il mio dolore. Chi ha un fratello saprá che tipo di affetto si prova, quel tipo di amore che supera qualsiasi screzio, qualsiasi litigio. Un fratello non puoi smettere di amarlo, lo amerai e basta, qualsiasi cosa accada. ’Amerai tante persone nella tua vita Maria, ma non amerai mai nessuno come ami me e Piero, perché siamo tua sorella e tuo fratello’. Questo me lo avevi detto poco tempo fa. Quanto avevi ragione Eli".

Quindi la sua scuola, il Cassata di Gubbio, dove Elisa si era diplomata a pieni voti: "Elisa, allieva brillantissima dell’indirizzo Informatico. Amava la Matematica, in cui si sarebbe poi laureata, ma anche la Letteratura, l’arte, la poesia, la musica, la fotografia e, perdutamente, la natura. I tuoi vecchi prof. non ti hanno mai dimenticata. Dolce Elisa, lasciaci pensare che quel capolavoro di donna, madre, professionista che eri diventata sia stato anche, per un pizzico almeno, merito nostro. E’ stato per noi un privilegio".

In una intervista alla Tribuna di Treviso il marito Fabio Boscolo, 42 anni, ricorda gli ultimi momenti di vita della donna: "Eravamo in contatto telefonico. Dopo circa un’ora che c’eravamo separati mi ha riferito di essere un po’ disorientata, ma era serena, non si sentiva in pericolo. La seconda volta invece era più preoccupata, mi ha inviato la sua posizione gps e ho cercato invano di raggiungerla". Poi il silenzio. Fabio purtroppo non ha potuto far nulla, la donna era precipitata in un profondo dirupo che non le ha lasciato scampo. Elisa lascia oltre al marito i due figli, Tommaso di 8 anni e Leonardo di 10 e la famiglia ad Umbertide: il padre Paolo, la mamma Francesca, la sorella Maria e il fratello Piero che la adoravano. Come tutti, d’altronde, perché Elisa non si poteva non amare.  

Pa.Ip.