REDAZIONE UMBRIA

Elisoccorso e aviosuperficie "Base regionale perfetta"

Mario Fornaci loda la struttura di Maratta e avverte: "Altre scelte sarebbero l’ennesimo schiaffo al territorio e un nuovo scippo ai danni dell’Umbria del Sud"

"La base dell’elisoccorso regionale? L’Aviosuperficie di Maratta è assolutamente idonea. Decisioni diverse rappresenterebbero l’ennesimo schiaffo a questo territorio e un altro scippo ai danni dell’Umbria del sud": parla chiaro e tondo Mario Fornaci, ex primario di pediatria dell’ospedale Santa Maria e già direttore del dipartimento materno-infantile, nonché ex presidente della Fondazione Carit. Un pensiero, il suo sulla ‘vertenza elisoccorso’, peraltro in linea con l’attuale presidenza dell’ente bancario.

"Per ragioni professionali – comincia il dottor Fornaci – in passato mi sono molto occupato delle questioni del soccorso, del 118, della croce rossa. Ora ho assunto tutte le informazioni tecniche necessarie, anche da Terni Reti (la partecipata del Comune che gestisce lo “scalo“ ternano ndr). I dati sono evidenti e incontrovertibili. La nostra elisuperficie puo sostenere tranquillamente un elicottero con venti persone a bordo; è dotata di illuminazione adeguata che consente qualsiasi operazione notturna; è munita di una torre di controllo e di hangar dedicati alla manuntenzione e riparazione degli elicotteri. Non solo, è autorizzata dall’ Enac e può contare sulla certificazione Icao (Organizzazione internazionale per l’aviazione civile, agenzia specializzata dell’Onu ndr). Insomma abbiamo una struttura efficiente, pronta, che può essere utilizzata già domani e a costo zero, senza nessuna spesa aggiuntiva. Senza considerare poi che l’area di Maratta ha un’altra caratteristica unica: praticamente non c’è mai nebbia".

E veniamo all’“obiezione“ che va per la maggiore, Terni non sarebbe equidistante. "Non è vero _ continua Fornaci –, i tempi di percorrenza sarebbero di fatto gli stessi di Perugia e Foligno, nell’ordine di cinque minuti massimo. In realtà è Terni veramente baricentrica rispetto a Roma e Perugia". Già, peraltro, perché nel soccorso il riferimento lo fa non solo l’ospedale più vicino ma anche il tipo di trauma del paziente. Comunque sembra che la Regione sia già orientata, guarda caso, a escludere Terni? "Le decisioni vanno ancora prese. Quando scadrà la convenzione con le Marche, l’Umbria gestirà il soccorso in autonomia e sarà una commissione a decidere la sede regionale. Ho interessato della questione il direttore generale dell’ospedale, che si è dimostrato molto interessato. Ovviamente sono anche in contatto con il sindaco e con l’amministrazione comunale. Non possiamo perdere anche questa opportunità". E veniamo al ‘succo’, quanto vale la sede regionale dell’elisoccorso? "I dati anche qui sono evidenti: un indotto che oscilla tra i tre e i cinque milioni di euro". Stefano Cinaglia