
Volontari
Perugia 15 marzo 2025 - La Regione Umbria, a seguito dello stato di mobilitazione dichiarato dal Ministro Musumeci, ha messo a disposizione la sua colonna mobile per eventuale supporto alle Regioni Emilia Romagna e Toscana, per le quali si prevedeva un periodo di pioggia particolarmente intenso, come poi effettivamente si è verificato. Nella serata di ieri è stata disposta l’attivazione di diverse regioni, tra cui l’Umbria, per portare soccorso alla popolazione di alcuni comuni toscani, particolarmente colpiti dalle esondazioni dei corsi d’acqua. Funzionari della Regione Umbria sono arrivati nelle primissime ore di questa mattina, nei comuni assegnatici di Rufina e Dicomano, per le preliminari attività di scouting. Qui sono stati raggiunti dal resto della colonna mobile costituito da altri funzionari regionali e da 37 volontari con al seguito mezzi idrovore/motopompe, moduli per il lavaggio delle aree e locali invasi dal fango, bobcat e tutto quanto altro è necessario in situazioni come quella che si trovano ad affrontare. Parte di queste attrezzature sono state recentemente acquistate dalla Regione, con fondi propri e altri messi a disposizione dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, proprio per dotare chi interviene in una emergenza di mezzi dedicati, funzionali per le specifiche attività. “Mi fa piacere ricordare che per l’uso delle attrezzature e dei mezzi, nonché per la sicurezza degli operatori la Regione promuove corsi di formazione, ogni anno, a cui partecipano numerosi volontari. Mi preme ringraziare - ha affermato la presidente Stefania Proietti - le associazioni comunali di Protezione Civile che sono partite per questo primo contingente, ovvero i gruppi comunali di Acquasparta, Bastia Umbra, Cannara, Marsciano e Spello, nonchè le associazioni di protezione civile di Città di Castello e Foligno, ma anche gli altri gruppi e associazioni di protezione civile che si erano resi disponibili e sui quali faremo affidamento nel caso ci sia necessità di permanere in Toscana per un periodo più lungo.” La situazione in Umbria. Il nostro servizio protezione civile regionale, coadiuvato dagli altri servizi coinvolti nel sistema di reperibilità, ha continuato giorno e notte a monitorare l’evoluzione delle piogge e la situazione dei fiumi nella nostra regione dove c’è stata allerta gialla. In particolare l’attenzione è stata rivolta alla diga di Montedoglio, nella quale è in corso una fase di collaudo comportante la necessità di mantenere al livello dello sfioratore la quota dell’acqua invasata. In tale situazione è stato necessario modulare i rilasci dalla diga in modo tale da mantenere equilibrio tra la portata in ingresso ed i volumi scaricati a valle, il tutto tenendo ben presente la necessità di non aggravare il rischio nei territori sottesi alla diga. Continui sono stati gli scambi di informazioni tra il gestore della diga, il centro funzionale e i presidi idraulici che hanno monitorato, anche in loco, le portate. La fase di collaudo proseguirà per complessivi 15 giorni come da programma. Sono stati inoltre immediatamente verificati i dissesti segnalati in alcuni comuni tra cui Vallo di Nera, Narni, Ferentillo, Allerona. Per tutti sono state attivate le verifiche da parte dei vigili del fuoco e da parte dei tecnici comunali, provinciali e regionali e nessuno desta al momento particolare preoccupazione data anche la intensità delle precipitazioni per ora limitate nel nostro territorio. Per quanto riguarda il dissesto di Vallo di Nera, il tratto di muro era già destinatario di risorse, per le quali è stata richiesta una implementazione necessaria dopo il crollo di parte del muro. “Dopo aver verificato le singole situazioni in Umbria, - ha aggiunto la presidente - ho sentito i presidenti Michele De Pascale ed Eugenio Giani manifestando loro vicinanza e inviando i nostri volontari, che sono stati destinati alla Toscana dal coordinamento nazionale. Rimaniamo in costante contatto con i sindaci dei comuni dove si sono verificati piccoli dissesti, mentre soccorriamo con i nostri gruppi comunali le regioni più colpite da questa ennesima ondata di precipitazioni”. “Il cambiamento climatico - ha concluso la presidente - mette alla prova le nostre strutture e i nostri fragili territori ma le opere di adattamento e la prevenzione, oltre alla straordinaria organizzazione della nostra Protezione civile, possono fare la differenza. Un ringraziamento va a tutti i sistemi di Protezione civile regionali e comunali e al loro prezioso servizio in queste ore”. Maurizio Costanzo