Emergenza salute mentale. In Umbria 15mila pazienti

La nostra è tra le regioni posizionate in fondo alla classifica in Italia. Denuncia la Cgil: "Personale e strutture ridotte all’osso. E più spazio al privato".

Emergenza salute mentale. In Umbria 15mila pazienti

Emergenza salute mentale. In Umbria 15mila pazienti

L’Umbria è tra le regioni posizionate in fondo alla classifica e l’Italia è fanalino di coda in Europa per i livelli di salute mentale della popolazione. Rimettere quindi al centro, in Umbria, il tema della salute, e anche del benessere mentale è l’obiettivo lanciato durante l’iniziativa a Perugia dalla Funzione Pubblica Cgil. Secondo gli ultimi dati, forniti nel corso dell’incontro che si è tenuto a Palazzo Cesaroni, i servizi pubblici per la salute mentale trattano quasi 15 mila utenti all’anno, con una chiara prevalenza del genere femminile. Servizi che però, come denunciato, "vivono, ormai da anni, una fase di pericoloso e progressivo declino". Secondo quanto spiegato, ci si occupa "solo di emergenza e urgenza", con il personale dei centri di salute mentale "ridotto all’osso", mentre "si sta lasciando campo libero nella riabilitazione, nei ricoveri e nella presa in carico, alle strutture private pagate con i soldi pubblici", come ha sottolineato Andrea Filippi, segretario nazionale della Fp Cgil Medici e dirigenti sanitari. Secondo Marco Grignani, direttore Dipartimento salute mentale Usl Umbria 1, il problema centrale "è stata la divaricazione tra le problematiche, aumentate enormemente con un 20-30% in più di sofferenza psichiatrica e psicologica, anche per il Covid, e la capacità di intervento, con carenza personale nelle strutture sanitarie pubbliche, anche qua con un 20-30% però in meno". Ed in questo senso anche il nuovo Piano sanitario regionale, per la segretaria generale della Fp Cgil dell’Umbria Desirè Marchetti (foto), "non prevede una specificità di interventi e investimenti nel settore". "La salute mentale è stato il settore su cui si è purtroppo tagliato di più in questi anni" ha concluso Michele Vannini, il segretario nazionale Fp Cgil.