Siccità: allarme rosso per tutti i territori dei Comuni della Valle Umbra Sud, che nelle prossime ore potrebbe limitare la fornitura del servizio a uso agricolo e quello dell’acqua potabile. Per quanto riguarda l’uso per l’agricoltura, il Consorzio della Bonificazione Umbra si è già in parte mosso; analoga decisione appare ormai imminente da parte della Vus che per fronteggiare la situazione di emergenza, pari a quella che si era verificata nell’estate del 2020, durante le ore notturne potrebbe limitare la fornitura dell’acqua potabile. Per avviare il razionamento la Vus dovrebbe muoversi in concomitanza con quelle che saranno le direttive a livello regionale.
L’unica certezza è che l’assenza di pioggia, almeno per altre due settimane, complica una situazione difficile da fronteggiare, di certo tra le più pesanti da venti anni a questa parte. Una situazione di forte disagio, quella già in atto ma, a giudizio degli esperti, la siccità si avvertirà in maniera ancora più pesante nei mesi di settembre e ottobre. Al cospetto di una situazione non confortante, la Vus sembra pronta a correre ai ripari, predisponendo un servizio di autobotti che dai pozzi del territorio riforniranno i territori in sofferenza. In particolare Giano dell’Umbria, Castel Ritaldi, Gualdo Cattaneo e Montefalco. L’altro accorgimento consigliato da Vus ai cittadini è quello di limitare il consumo improprio dell’acqua potabile, ad esempio per l’innaffiamento dei prati e il ricambio dell’acqua delle centinaia di piscine esistenti sul territorio. Un dato: solo a Giano dell’Umbria, un paio di anni addietro, ne erano state individuate più di cento.
E il consumo improprio dell’acqua potabile che potrebbe essere sanzionato con multe elevate anche nei confronti di qualche furbetto che indebitamente potrebbe prelevare acqua dalla conduttura.
La situazione, insomma, non è affatto trascurabile ed è monitorata quotidianamente da tecnici, anche se per fronteggiare la già pesante criticità del servizio idrico, salutare potrebbe essere l’arrivo delle piogge. La soluzione più efficace all’emergenza potrebbe essere la realizzazione di una nuova condotta, progetto accarezzato da tempo da Vus, che da Foligno possa rifornire il cosiddetto "Fungo" di Montefalco, il cui costo previsto dovrebbe aggirarsi intorno ai sei milioni di euro.
C.Lu.