Il Comune sta facendo quello che è nelle sue competenze. Nessuna polemica con il prefetto né con il Comitato per l’ordine e la sicurezza, ma a Terni esiste un’emergenza-sicurezza. A sostenerlo il vicesindaco Riccardo Corridore e il consigliere comunale Raffaello Federighi con delega alla sicurezza e alla polizia locale. "I reati sono in calo, di certo non quelli predatori – attacca Corridore –. E i cittadini non si sentono sicuri. Il Comune ha già installato 22 telecamere, altre 32 sono in fase d’installazione, alcune delle quali dotate di intelligenza artificiale. Grazie a manovre di bilancio saranno assunti 39 nuovi agenti di polizia locale che saranno destinati anche al controllo in tempo reale della videosorveglianza". Ma non basta. Per questo il sindaco Stefano Bandecchi ha fatto richiesta anche per Terni degli interventi relativi al Progetto Strade, ovvero la presenza di militari dell’Esercito in città. "Chiediamo di nuovo al prefetto – ha sottolineato ancora il vicesindaco Corridore – di convocare il tavolo di coordinamento sull’emergenza-sicurezza. È un’esigenza dei cittadini alla quale il Comune ha intenzione di dare risposte". "La sicurezza è un prerequisito indispensabile per la vivibilità e per lo sviluppo economico. Il Comune ha compiti residuali e non c’è contrasto con il Comitato presieduto dal prefetto", ha precisato Federighi. Infne, la vigilanza privata e l’accordo con Unicusano: "C’è stato un numero apprezzabile di segnalazioni alle forze dell’ordine da parte dei vigilantes. E sono diminuiti gli atti di teppismo nei confronti dei beni comunali".
CronacaEmergenza-sicurezza: "Presto installate altre 32 telecamere"