Amelia, 24 febbraio 2019 - Il sindaco Laura Pernazza invita Emma Marrone a Amelia (Terni). «Il primo marzo sarò a Roma al concerto di Emma al Palalottomatica – spiega – e, se lo staff me lo permetterà, le consegnerò l’invito ufficiale a venirci a trovare in città», così il sindaco dopo le polemiche scatenate in tutta Italia dal commento sessista postato su Facebook dal consigliere comunale della maggioranza, Massimiliano Galli, nei confronti della cantante. Galli è stato espulso dalla Lega e dal gruppo consiliare Per Amelia.
«Porterò a Emma anche un pensiero a nome di Amelia – continua il sindaco che aveva già preso nettamente le distanze dal consigliere ex leghista –, per farle capire che Amelia non corrisponde all’immagine uscita in questi giorni, ma che è tutta un’altra cosa». «Faresti bene ad aprire le tue cosce facendoti pagare per esempio», aveva scritto Galli a commento di un link in cui veniva riportata la notizia del concerto in cui Emma Marrone aveva urlato dal palco la frase «aprite i porti!». Anche il gruppo Per Amelia esprime «massima solidarietà e vicinanza» all’artista, oltre che «la speranza e l’augurio di poterla avere presto in città». La cantante, in lacrime, ha commentato la vicenda venerdì sera sul palco del Paprometeo di Ancona, durante il concerto.
«A chi mi ha offeso con parole forti e violente – ha affermato Emma in lacrime sul palco di Ancona – voglio dire che non fa niente, che io non diventerò mai come loro, il mio palco sarà sempre fonte di luce e di amore per tutti. Ho semplicemente detto una cosa che penso, da libera cittadina, una cosa di accoglienza, senza offendere il pensiero degli altri e ho ricevuto offese violente e gravissime, anche da chi ci governa. E molte donne, invece di difendermi, hanno rincarato la dose. L’unica cosa che mi dispiace profondamente è che mio padre e mia madre hanno letto messaggi brutti, violenti e cattivi. A me dispiace per loro, perché nessun genitore vorrebbe vedere la propria figlia trattata così. Vorrei dire loro che sto bene, ho le spalle larghe perché loro mi hanno cresciuta cosi».
Ste.Cin.