
Encuetro, Sabatini e Mastandrea alla Stranieri
Un’autobiografia, una vita vissuta nel grande calcio e un ospite d’onore dal mondo del cinema per la bella anteprima di “Encuentro“, che celebra la decima Festival dedicato alla letteratura in lingua spagnola in arrivo a Perugia e a Castiglione del Lago dal 7 all’11 giugno. Domani alle 18 (e non venerdì come annunciato inizialmente) verrà presentato nell’Aula Magna dell’Università per Stranieri, “Il mio calcio furioso e solitario“, autobiografia di Walter Sabatini, in uscita oggi per Edizioni Piemme. A parlarne con Sabatini, sarà a Perugia l’attore Valerio Mastandrea (nella foto), protagonista di grandi film di successo e tifoso della Roma. Il personaggio ideale, anche con la sua ironia, per raccontare il libro che ripercorre la vita di Sabatini, calciatore, straordinario talent scout, dirigente di Lazio, Palermo, Sampdoria, Inter, Bologna, ma soprattutto dell’amatissima Roma, e recentemente della miracolosa Salernitana, che non ha mai temuto di essere considerato eccessivo, visionario, scontroso e persino maledetto. Per lui vita e pallone sono inesorabilmente intrecciati, in una matassa che ha deciso ora di dipanare nelle pagine di questo libro, intriso del suo stile inconfondibile, scritto in forma di lettera al figlio Santiago, e capace di spaziare da Totti a Pasolini, da Pelé a García Márquez, da Spalletti a Joyce. "Il calcio – dice Sabatini – è una tragedia, con le sue sconfitte mortifere, carriere ribaltate per un calcio d’angolo sbagliato, tiri sbilenchi in tribuna, speranze di intere comunità frantumate".
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.