Rischia la tenuta dei livelli occupazionali in Ast se non ci saranno soluzioni definitive alla questione energetica. Senza un intervento "strutturale" sul costo dell’energia, l’occupazione dell’impianto Arvedi Ast di Terni può "essere a repentaglio". Lo ha detto Dimitri Menecali, amministratore delegato dell’azienda di viale Brin, in audizione alla Commissione attività produttive della Camera. "Il nostro impegno – così Menecali riportato da Radiocor – è di mantenere i livelli occupazionali e negli ultimi anni abbiamo anche aumentato il numero di lavoratori, questo rimane l’impegno. Noi sentiamo una grande responsabilità soprattutto verso i lavoratori, la responsabilità dell’azienda è garantire l’occupazione, diretta e indiretta, ma quello che stiamo portando sul tavolo è qualcosa che può minare questo. Non è qualcosa di marginale ma può mettere in discussione" i livelli occupazionale, ha continuato Menecali, sottolineando che "se continuiamo con le soluzioni temporanee che abbiamo messo in campo, l’occupazione può essere messa a repentaglio". Arvedi Ast ha richiesto l’utilizzo dell’energia prodotta dalla centrale di Galletto, adiacente allo stabilimento di viale Brin e in passato di proprietà della stessa Acciaieria. "Ast paga l’energia 3-4 volte di più rispetto ai competitor e questo vuol dire metterla in difficoltà sul mercato europeo - ha aggiunto Menecali – . Ast vuole continuare il suo percorso avviato con Arvedi ma non vuole essere penalizzata da queste distorsioni di mercato che mettono in discussione la continuità dell’attività".
Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha convocato un summit a Roma sulla questione Ast e si dice fiducioso anche per soluzioni al nodo dell’energia. "Ho convocato il tavolo per l’8 ottobre, in quella sede faremo delle proposte anche per l’ultimo aspetto che manca – così Urso alla Commissione attività produttive –, che ha sollevato l’azienda, quello del prezzo dell’energia" e "speriamo che in quella sede si trovi un percorso per definire l’accordo di programma anche per la parte energetica", ha detto Urso intervenendo in audizione alla Commissione attività produttive della Camera. Lo stesso Urso intervenendo nei giorni all’assemblea di Confindustria Terni aveva parlato di una soluzione-ponte fino al 2029 per la quesione energetica. La riunione romana si terra’ a Palazzo Piacentini e vedra’ la partecipazione dei rappresentanti dell’azienda, degli enti locali e dei sindacati. "Ringrazio il ministro Urso per aver convocato celermente, a seguito della nostra richiesta, il tavolo di confronto in merito all’Aast". Così la presidente della Regione, Donatella Tesei.
"Le audizioni della proprieta’ di Ast e dei sindacati confermano un quadro molto preoccupante. Il continuo rinvio della firma dell’accordo di programma sta infatti determinando la sospensione di una parte degli investimenti consistenti che Arvedi aveva annunciato per il sito ternano e mette a rischio anche la possibilita’ di utilizzare i fondi Pnrr", così le deputate Anna Ascani (Pd), Elisabetta Piccolotti (Avs) ed Emma Pavanelli (M5S).
Stefano Cinaglia