Blitz antidroga dei carabinieri nell’area boschiva di Sant’Urbano di Narni che, nonostante le difficoltà di accesso e la lontananza dai centri abitati, era stata segnalata come luogo di spaccio di stupefacenti. Un fenomeno, quello dello spaccio nei boschi, che da tempo stringe in una morsa tutta l’area ternano-narnese. I carabinieri della stazione di Narni e i colleghi del Nucleo Forestale si sono quindi introdotti nell’area boschiva di Sant’Urbano e hanno smantelllato uno dei bivacchi usato abitualmente dai pusher, che scelgono con sempre maggiore frequenza zone impervie e isolate per ricevere i clienti ed eludere così eventuali controlli delle forze dell’ordine. Grazie anche alle segnalazioni di alcuni escursionisti, i militari hanno individuato, lungo la strada provinciale 20, nel fitto della vegetazione della zona, una piazzola utilizzata dagli spacciatori come base il traffico di stupefacenti. Smantellato quindi il bivacco usato dagli spacciatori, costituito da una tenda con all’interno tutto il necessario per una lunga permanenza: materassi, sedie pieghevoli, carbonella, batterie auto per ricaricare i cellulari e numerosi prodotti alimentari. Alla bonifica dell’area boschiva hanno collaborato alcuni volontari residenti nella zona. E’ solo l’ultima operazione di questo tipo, in ordine di tempo, condotta dalle forze dell’ordine sul territorio, a conferma del fatto che il fenomeno dello spaccio dei boschi è ormai decisamente esteso. Poliziotti e carabinieri, ma anche agenti della polizia locale, sono infatti intervenuti a più riprese, nel recente passato, in aree boschive di Cesi e Piediluco, in località Valleprata, San Biagio e Collelicino. Controlli sono stati effettuati anche nei boschi di Strettura, tra Terni e Spoleto. Diversi i bivacchi smantellati, molte le persone identificate, forse possibili clienti. Pochi i pusher finiti però nella rete delle forze dell’ordine. Il fenomeno dello spaccio nei boschi prevede infatti anche l’utilizzo di vedette che avvisano appunto dell’arrivo delle pattuglie o solo di presenze sospette nelle vicinanze, consentendo quindi ai pusher di darsi alla fuga inoltrandosi ancor di più nella boscaglia. Fondamentali, nell’opera di costrasto a un fenomeno dalle dimensioni sempre più preoccupanti, le segnalazioni dei residenti.
CronacaEnnesimo blitz antidroga nei boschi. Smantellato bivacco a Sant’Urbano