ALESSANDRO ORFEI
Cronaca

Eolico, i motivi del no. Pro Foligno consegna le sue “osservazioni“

"Indiscutibile l’impatto negativo e irreversibile sul panorama paesaggistico, sul patrimonio naturalistico-ambientale e sulla diversità delle specie".

Un grande lavoro di squadra che ha coinvolto tecnici, associazioni e cittadini. La Pro Foligno ha inviato nel termine del 3 agosto, e nelle modalità previste dall’articolo 24 del Codice Ambiente, le Osservazioni al progetto di energia elettrica da fonte eolica denominato Monte Burano. La struttura che si vuole realizzare prevede 10 pale eoliche con potenza complessiva di 72MW nel territorio montano che dal monte Burano (Afrile-Fondi) si estende fino ai confini del Parco di Colfiorito, aggiungendosi agli ulteriori progetti eolici presentati al Mase che, con oltre 70 torri di altezza da 180 a 200 metri, potrebbero investire il territorio dell’alta collina e della montagna umbro - marchigiana. "È indiscutibile l’impatto negativo ed irreversibile che i suddetti progetti avranno sul panorama paesaggistico, sul patrimonio naturalistico-ambientale, sulla sostenibilità e conservazione della diversità biologica delle specie, degli ecosistemi e dei diversi ambienti; preoccupante sarà l’impatto di tali progetti sulle prospettive di sviluppo economico-sociale del territorio interessato in quanto incompatibili ed incoerenti con ogni politica abitativa volta a combattere il fenomeno dello spopolamento, con gli interventi a sostegno del settore turistico centrati sulla tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale-paesaggistico e sulla sua maggiore fruibilità anche attraverso un adeguato sviluppo della rete sentieristica", fa sapere la Pro Foligno. Almeno sei gli ambiti coinvolti da altrettante osservazioni. Al coordinamento c’era Alessandro Alessandri e Angelo Velatta. Matelda Albanesi si occupata delle problematiche archeologiche, Alfiero Pepponi della Lipu e Luciano Loschi di fauna e biodiversità, di aspetti procedurali, regime degli usi civici e profili territoriali si è occupato Angelo Velatta. Maria Luisa Pantini (Cai) e Rodolfo Cherubini (Camminare liberi) si sono occupati dell’impatto sulle attività escursionistiche. Per la paesaggistica Maurizio Biondi ed Enrica Bizzarri. Per la geologica Claudio Bernetti e Matteo Gaudenzi.