Perugia, 17 giugno 2020 - Una maturità per due. Erika e Eleonora Sgarrini sono praticamente identiche. Chiaro, sono gemelle. Per riconoscerle abbiamo dovuto chiedere chi indossasse la maglietta nera, chi invece la bianca. Frequentano il Politecnico Capitini: la prima ha scelto l’indirizzo relazioni internazionali per il marketing, la seconda sistemi informativi aziendali. Alla vigilia dell’Esame, dividono messaggi e speranze mentre ripassano storia. Tre mesi blindate a casa, si sono fatte compagnia a vicenda, conquistando l’ammissione alla Maturità con la media del 9.
"Abbiamo stressato i genitori con le nostre chiacchiere - dicono - ma ci siamo fatte tanta compagnia, sorreggendoci e trainandoci a vicenda". "Non è stato mica facile affrontare una tappa così importante della vita in queste condizioni", racconta Eleonora.
La loro esperienza coincide del resto con quella degli altri 7mila studenti umbri che questa mattina dovranno presentarsi davanti alla commissione (6 professori interni ad eccezione del presidente, che arriva da un’altra sede scolastica) per sostenere il maxi colloquio di un’ora. "Noi comunque – dice Erika – da questa brutta esperienza abbiamo colto diverse opportunità, una per tutte l’aver organizzato il nostro tempo di studio in autonomia. Questa è già stata una prova di Maturità".
L’emergenza ha tolto brividi e condivisione goliardica alla vigilia, ma le due ragazze, che saranno interrogate tra il 22 e il 26, non si perdono d’animo: "Ci rifaremo dopo l’esame. E comunque diremo di aver vissuto una Maturità che passa alla storia".
Notte prima dell’esame senza la spinta collettiva della classe e senza il colore della spensieratezza anche per Giulia Pagliano, che conseguirà il diploma al liceo classico Mariotti. "L’emergenza sanitaria _ spiega Giulia _ ci ha destabilizzato a tutti. Fare lezione a distanza, lo dice il termine stesso, non è stato il massimo. Pesante anche il clima che abbiamo respirato intorno al noi. Ma ora dobbiamo pensare al futuro. Io intanto prenderò la patente di guida, farò una piccola vacanza e poi mi iscrivo alla Facoltà di matematica".
Intanto ieri, nei vari istituti scolastici sede della maturità sono state portate a termine le operazioni per mettere in sicurezza gli spazi. I presidi, pur tra mille difficoltà, sono riusciti a reperire contenitori adatti a garantire il distanziamento sociale per non mettere a repentaglio la salute del personale, dei commissari e degli studenti stessi. Così in molti casi si è ricorso a palestre, aule magne e perfino al Planetario, dove la preside dell’Istituto Volta, Rita Coccia, ha fatto sistemare la commissione plenaria.