“Errare Humanum Est“ Sfilata del Vannucci. In passerella le creazioni dei giovani stilisti

Si avvicina il "Fashion Show 2024" dell'Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" con la collezione "Errare Humanum Est_2024". Gli studenti di Fashion Design presenteranno creazioni incentrate sul valore dell'errore, in un evento coordinato dalla docente Serena Logozzo e dal direttore amministrativo Domenico Ferrera. La sfilata si terrà domani nel chiostro di san Francesco al Prato, accompagnata da uno spettacolo teatrale e un progetto sull'intelligenza artificiale.

“Errare Humanum Est“ Sfilata del Vannucci. In passerella le creazioni dei giovani stilisti

“Errare Humanum Est“ Sfilata del Vannucci. In passerella le creazioni dei giovani stilisti

Inizia il conto alla rovescia per il “Fashion Show 2024“ dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci”. Appuntamento domani nel chiostro di san Francesco al Prato con la collezione “Errare Humanum Est_2024 – Il valore dell’errore, un valore umano“. Creazioni disegnate dagli studenti del corso di Fashion Design, tenuto dalla docente Serena Logozzo, coordinatrice generale dell’evento insieme al direttore amministrativo, Domenico Ferrera. Una sfilata a cielo aperto, che si intreccerà con“Metamorfosi Ibridi Riflessi - Visioni umane che camminano nel fuoco poetico di Elio Pecora e di Antonio Porta”, uno spettacolo teatrale per la regia del professor Michelon, (con Serena Mazzone, Mariagrazia De Luca, Eleonora Visco Giraldi), in associazione ad un progetto sull’intelligenza artificiale in collaborazione con il professor Davide Vasta del corso di Tecnologia dei nuovi media integrati. Un evento sostenuto dalla direttrice dell’Accademia, Tiziana D’Acchille, che si traduce in un’opportunità riservata a chi frequenta Fashion Design, un corso riconosciuto dal Ministero dell’Università come equivalente ad una laurea triennale nel settore della moda. Gli studenti coinvolti: Sofia Marcucci, Chiara Lasalvia, Edoardo Mariani, Emma Marena, Yuxuan Tong, Francesca Perna, Valentina Paiella, Ziping Wu. "La palette - spiegano gli organizzatori – ha come protagonista il nero, sinonimo di pienezza e completezza per enfatizzare un approccio empirico e sensoriale al colore, in contrasto con il blu e il rosso evocativi del concetto di errore. Le scelte dei tessuti spaziano, a seconda delle peculiarità di ogni singolo studio, tra le varie classificazioni di fibra (naturali/artificiali/sintetiche) mantenendo un approccio sostenibile e innovativo".