
Un’ecuadoriana di 36 anni e un albanese di 41 saranno davanti al tribunale di Perugia il 28 maggio per rispondere...
Un’ecuadoriana di 36 anni e un albanese di 41 saranno davanti al tribunale di Perugia il 28 maggio per rispondere dell’accusa di frode in concorso con l’aggravante del fine di lucro. Secondo l’accusa, avrebbero permesso a un candidato di truccare l’esame teorico per il conseguimento della patente, ovviamente dietro il compenso pattuito di 3mila euro. In base a quanto ricostruito dall’accusa, i due avrebbero fornito all’esaminando una felpa speciale dotata di telecamera nascosta con cui riprendere il test e trasmettere all’esterno le immagini, e un auricolare attraverso il quale ricevere le risposte corrette. All’ecuadoriana viene contestato il ruolo di intermediaria tra il candidato e chi materialmente avrebbe gestito attrezzatura e risposte di cui si sarebbe occupato un esperto in collegamento dal parcheggio della Motorizzazione civile. In base a quanto accertato, il pagamento sarebbe dovuto avvenire in due tranche, 1.500 prima dell’esame, il restante a esame superato.
Qualcosa di sospetto venne però notato dagli esaminatori che chiesero l’intervento delle forze dell’ordine che intervenendo sul posto portano alla luce il presunto sistema illecito. Concluse le indagini, il giudice per le indagini preliminari ha citato in giudizio immediato i due imputati, per i quali si aprirà direttamente il processo.