ORVIETO - Entra nel vivo l’attività della speciale Commissione consiliare costituita per occuparsi di sanità locale e sociale, effettuando anche una sorta di monitoraggio costante rispetto al funzionamento dell’ospedale. La Commissione è stata convocata dal presidente Evasio Gialletti il 2 dicembre alle 17 nella sala delle Quattro Virtù del Palazzo comunale. All’ordine del giorno l’audizione della dottoressa Ilaria Bernardini, direttrice sanitaria dell’ospedale. Fra le varie criticità del Santa Maria della Stella su cui sarà necessario fare approfondimenti c’è anche il servizio di urologia che è stato fortemente ridimensionato, per non dire azzerato, nei mesi scorsi a causa della indisponibilità del medico di riferimento. Intervenendo sulla questione, la sindaca Roberta Tardani, lo scorso luglio, aveva garantito che il disservizio era stato in realtà risolto. "La situazione è all’attenzione della Regione e della Asl tant’è che sono stati emessi due avvisi per reclutare personale: un avviso di concorso, in scadenza il 7 agosto, e un avviso di mobilità volontaria- aveva detto il sindaco- c’è dunque assolutamente la volontà da parte della direzione di coprire questo servizio particolarmente importante per la nostra città. Quindi non solo c’è stata attenzione da parte nostra nel sollecitare la Usl Umbria 2 ma l’azienda aveva già previsto il reclutamento dei medici. Da agosto, intanto, torneranno da Foligno due medici due volte a settimana per coprire il servizio". Sulla questione interviene però l’associazione Prometeo che smentisce anche il sindaco. "No, cara sindaca e cari componenti della Commissione comunale sulla sanità. No, non va tutto bene-dicono dall’associazione-: un nostro concittadino è stato ricoverato nel nostro ospedale e, tra le altre cose, era necessario accertare con un esame urologico quale fosse il suo reale problema. Ha atteso i professionisti che due giorni dopo sarebbero venuti da Foligno, ma questi non hanno potuto visitarlo perché a loro dire l’agenda era piena con gli appuntamenti già presi. Hanno rimandato i controlli alla settimana successiva lasciandolo in ricovero per, come direbbero i risponditori automatici, non perdere la priorità acquisita. Quindi, dopo 10 giorni di ricovero speriamo possa avere il suo esame urologico e capire finalmente quali siano i suoi problemi. Sembra una barzelletta, ma è tutto vero".
Cronaca"Esame urologico dopo dieci giorni". Il caso di un cittadino ricoverato