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ASSISI – Il gigante e il bambino, San Francesco di Assisi e il futuro Santo Carlo Acutis. La città del Poverello, dove Carlo è stato beatificato il 10 ottobre 2020 e dove riposa nel Santuario della Spogliazione; l’anno del Giubileo e l’ottavo centenario del Cantico delle Creature. Tanti i motivi – e forse non si tratta solo di coincidenze – che legano San Francesco e Santa Chiara a Carlo Acutis, così come viene narrato nel bel volume del vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno monsignor Domenico Sorrentino, dal titolo ’Carlo Acutis sulle orme di Francesco e Chiara d’Assisi. Originali, non fotocopie’. (Edizioni Francescane italiane). Saggio presentato, mercoledì 12 febbraio, nella chiesa milanese di Santa Maria Segreta, la parrocchia in cui il giovane che diventerà Santo il 27 aprile pregava ogni giorno davanti al Tabernacolo.
A riflettere in una tavola rotonda, moderata dalla giornalista di Radio24 Catia Caramelli, lo stesso vescovo Sorrentino, don Giuseppe Como, vicario episcopale per l’Educazione e la Celebrazione della Fede e per la Pastorale scolastica, Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano, suor Monica Ceroni, già insegnante di Carlo all’Istituto Marcelline-Tommaseo, e Claudio Cogliati, presidente della Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori di Monza, dove Acutis morì per una leucemia fulminante nel 2006.