AUGUSTO AUSTERI
Cronaca

Esonero e ritorno, parla mister Ignazio Abate: "Alle 2 di notte i giocatori erano tutti con me"

Il racconto di quelle ore. "Sono rimasto per la squadra. Una dimostrazione che va oltre il calcio e che ricorderò tutta la vita"

Ignazio Abate nella conferenza di presentazione della partita di questa sera al “Liberati“ contro l’Arezzo

Ignazio Abate nella conferenza di presentazione della partita di questa sera al “Liberati“ contro l’Arezzo

Inevitabile e d’obbligo tornare sui clamorosi eventi di giovedì sera-notte. Nella conferenza che precede la sfida con l’Arezzo si inizia proprio da quelli. Ignazio Abate spiega: "C’erano vedute diverse per la gestione quotidiana dell’area tecnica, ma nessuno conosce il mio pensiero più del presidente. Il motivo per cui sono rimasto è la squadra. Avrei potuto lasciare, non da vincitore, ma comunque in una situazione positiva per me. Ma alle 2.15 di notte i calciatori erano tutti lì e non potevo tradirli. Il mio campionato l’ho già vinto, perchè vivo di sentimento e dunque quello che mi hanno trasmesso va oltre il calcio. La loro è una dimostrazione che ricorderò per tutta la vita. Stiamo bene e adesso vedremo la risposta del campo".

Guardare avanti con ottimismo, coesione e consapevolezza: "Alla piazza e a voi chiedo di stringersi ancora di più a questi ragazzi che hanno attraversato fulmini e tempeste. Se siamo in piedi il merito è loro. Quanto accaduto è particolare, ma prendiamone il lato positivo, ovvero che può darci ulteriore slancio e consapevolezza a livello mentale. Dunque, se riusciremo a fare blocco come quella sera, per l’Arezzo sarà difficile fare punti".

"Nel restare mi sono assunto delle responsabilità e i tifosi, che ringrazio per il tanto affetto che mi hanno dimostrato in questi giorni, hanno riconosciuto determinati valori - continua il mister –. Non posso promettere che vinceremo, ma io e la squadra metteremo anima e corpo per vincere ogni partita. Tutta la città si rispecchia in questo gruppo che sputa sangue e ha grande senso di appartenenza. Sono sicuro che giocheremo con una forza in più e per loro. Sono arrivato qui tra lo scetticismo generale, come è giusto che sia. Dissì che non volevo fare curriculum, ma il meglio per la piazza. E la piazza ha visto in me determinati valori. Mi riconosco in questa terra che mi ricorda le mie origini".

Oggi serve assolutamente la vittoria per non allontanarsi dalla Virtus Entella (ieri 2-0 sulla Spal), ma anche per staccare la Torres (0-0 con il Gubbio): "E’ una partita complicata per vari motivi. L’Arezzo ha innanzitutto valori assoluti in mezzo e rinforzi davanti. Non abbiamo partite da studiare in quanto hanno cambiato allenatore. Come accade in questi casi cambiano gli equilibri e tutti hanno voglia di dimostrare. Vengono qui per tentare di ributtarsi nella mischia. Gli occhi dei ragazzi mi fanno ben sperare. Ho sentito l’intervista di un calciatore dell’Arezzo che si dice sorpreso nel vedere noi e l’Entella davanti a loro. Significa che anche gli altri si sentono forti. Ma non scendono in campo i curriculum e i nomi. Ci vuole qualità e rabbia per vincere la partita, come abbiamo fatto noi a Legnago. Poi ognuno la pensa come crede".

Nei 23 convocati ci sono anche tutti i calciatori arrivati dal mercato invernale. E’ indisponibile l’infortunato Romeo che si aggiunge ai lungodegenti Damiani e Krastev. Consueto dubbio difesa a 3 o a 4. Ballottaggi a centrocampo-trequarti, Stadio "Libero Liberati" 20.30.

TERNANA (3-4-2-1): Vannucchi; Loiacono, Capuano, Tito; Casasola, Corradini, De Boer, Donati; Curcio, Cicerelli; Cianci. All.: Abate.

AREZZO (4-3-3): Trombini; Montini, Gilli, Chiosa, Coccia; Renzi, Santoro, Mawuli; Pattarello, Ravasio, Capello. All.: Bucchi.

Arbitro: Sacchi di Macerata

Augusto Austeri