REDAZIONE UMBRIA

Estorsione e minacce sui siti di incontri, sei perquisizioni a Perugia

In Perugia, sei persone sono state indagate per estorsione e minacce a utenti di siti di incontri. Le indagini della Polizia hanno scoperto un sistema organizzato che chiedeva denaro in cambio di protezione. Sequestrati computer e supporti informatici.

Estorsione e minacce sui siti di incontri, sei perquisizioni a Perugia

Un messaggio da un numero sconosciuto. Un messaggio piuttosto eloquente: se vuoi che non ti succeda niente, paga. Pagare che cosa? Il tempo fatto perdere alle ragazze dei siti di incontri, tempo a cui corrisponde denaro, soprattutto per i sedicenti “protettori“. La Procura ha ordinato sei perquisizioni, a carico di altrettante persone indagate, accusate di estorsione e minacce ai danni di utenti di siti di incontri. Secondo quanto ricostruito dall’attività di indagine del Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Postale e della squadra mobile, un gruppo di cittadini stranieri, residenti in Italia, avrebbe organizzato un sistema collaudato per estorcere denaro a chi aveva contattato ragazze su siti di incontri. Le vittime, infatti, secondo quanto appurato, dopo aver contattato delle ragazze sui siti di incontri, venivano a loro volta raggiunti da messaggi di minacce ad opera di presunti “protettori“ delle ragazze stesse. “Gestori“ che avrebbero preteso dagli utenti i soldi che questi avrebbero fatto perdere loro, contattando le giovani donne, invece di lasciarle “lavorare“. In questo modo, i destinatari delle minacce avrebbero evitato conseguenze. Le indagini sono partite dalla denuncia di un perugino che, nel tempo, era stato costretto a versare circa 3mila euro per proteggere sé e i suoi familiari dalle minacce che gli erano state rivolte. Le perquisizioni, nello specifico, sono state eseguite nel territorio di Genova con la collaborazione della polizia ligure. A conclusione delle perquisizioni, sono stati sequestrati numerosi computer e supporti informatici che saranno ora analizzati. Resta da chiarire, lo faranno presumibilmente le indagini, se del meccanismo individuato facevano parte anche le ragazze o se la richiesta di denaro fosse un’imposizione di cui non avevano conto.