SOFIA COLETTI
Cronaca

“Etruschi a Bettona“, la città ritrova il suo tesoro più prezioso

Si propone con un nuovo racconto tra identità territoriale e sviluppo sostenibile la mostra “Etruschi a Battona“ che ieri è...

Si propone con un nuovo racconto tra identità territoriale e sviluppo sostenibile la mostra “Etruschi a Battona“ che ieri è...

Si propone con un nuovo racconto tra identità territoriale e sviluppo sostenibile la mostra “Etruschi a Battona“ che ieri è...

Si propone con un nuovo racconto tra identità territoriale e sviluppo sostenibile la mostra “Etruschi a Bettona“ che ieri è stata presentata a Palazzo del Podestà e che permetterà di ammirare il corredo della tomba di Colle e altri reperti provenienti dal territorio, riuniti nel museo della città a oltre un secolo dalla scoperta.

Il Comune riporta così all’attenzione generale l’evento più importante che ha determinato la costituzione del proprio patrimonio archeologico, ovvero la scoperta nel 1913 della Tomba di Colle resa nota nel 1916 con le “Notizie degli Scavi” di Giuseppe Cultrera. Dopo la scoperta tutto il corredo fu inviato al Museo Archeologico Nazionale di Villa Giulia a Roma, per poi tornare in Umbria attorno al 1956 con l’apertura del Manu a Perugia.

Il progetto “Etruschi a Bettona” ricongiunge, dopo oltre 110 anni, la città col suo più importante tesoro, esposto nel Museo cittadino. "Attraverso questa mostra evento – ha detto il sindaco Valerio Bazzoffia – Bettona dialoga con la sua storia, parlando delle proprie radici, dell’identità artistica e culturale, e con rinnovato orgoglio, trova ispirazione per il futuro".

La mostra, realizzata con il sostegno di Fondazione Perugia, è coordinata dal direttore del Museo Francesco Federico Mancini che si avvale di un prestigioso comitato scientifico, composto da Costantino D’Orazio, direttore dei musei statali umbri, Tiziana Caponi, Maria Angela Turchetti, Paola Romi, Lucio Fiorini, Marisa Scarpignato: i reperti che verranno messi in mostra sono conservati al Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria e nei depositi dell’Ipogeo dei Volumni-Necropoli del Palazzone ai quali si aggiunge un importante documento proveniente dalla Biblioteca Augusta.

La mostra, aperta per 18 mesi, sarà accompagnata da alcuni eventi correlati come il “trekking etrusco“ - un percorso guidato archeo-ambientale alla Tomba di Colle - e laboratori didattico-culturali sostenibili.