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Eurochocolate e Natale: l’ultimatum: "Il 25 novembre centro libero"

La trattativa tra Guarducci e il Consorzio è tutt’altro che risolta: anche ieri il direttivo è salito a Palazzo dei Priori per un confronto con la sindaca. "Servono tempi certi. Altrimenti le feste sono ko" .

Mariotti e Belia del Consorzio di nuovo dalla sindaca

Mariotti e Belia del Consorzio di nuovo dalla sindaca

La trattativa tra Eurochocolate e Consorzio Perugia in Centro sui tempi del Natale prosegue, ma è tutt’altro che risolta. A fare da “pontiere“ tra le diverse esigenze delle due manifestazioni la sindaca Vittoria Ferdinandi, che anche ieri non si è sottratta ad un confronto con il direttivo del Consorzio, protrattosi da mezzogiorno alle 15. La delegazione guidata dal presidente Paolo Mariotti e Mauro Belia è stata ricevuta a palazzo dei Priori per una sorta di “ultimatum“, prima che l’amministrazione comunale convochi i tavoli tecnici, per definire tempi e modalità di allestimento della kermesse cioccolatiera. Sembra che gli imprenditori del centro abbiano dettato una condizione: il 25 novembre mattina nell’acropoli non deve più esserci traccia di uno stand. Al Consorzio servono piazze e strade completamente libere per poter partire con gli allestimenti delle feste, luminarie, maxi stella e pista del ghiaccio compresa.

"E’ una data improrogabile – dicono – anche perché basta il minimo imprevisto, come un temporale, per mandare a monte tutta l’organizzazione. Le ditte incaricate hanno già i loro impegni. Nella loro agenda non esiste solo Perugia, pertanto dobbiamo rispettare la tabella di marcia con precisione chirurgica. Con la fretta le cose non riescono bene, e poi la città se la prende con noi".

Discorso pista: il Consorzio, per esigenze di cassa, ripropone anche quest’anno il circuito su ghiaccio ai giardini Carducci. Ci saranno condizioni ben chiare nel contratto, tra cui l’impatto estetico e il massimo rispetto del luogo. "La pista è vantaggiosa – osserva Belia - perché ci permette di pagare tutte le spese del Natale, che costa circa 200mila euro, di cui pubblici circa 80mila".

Silvia Angelici