
Ci vorrà ancora tempo prima di trrvare una soluzione che offra spazi adeguati al servizio di Neuropsichiatria infantile e Psicologia dell’età evolutiva dell’ex Grocco. Le parole del direttore del Distretto del Perugino Usl Umbria 1, Barbara Blasi durante l’audizione in Regione sono state piuttosto esplicite: i lavori sia nei nuovi spazi della Asl 1 di Madonna Alta che in quelli di Villa Massari dovrebbero iniziare a settembre. Ma quel condizionale non promette nulla di buono.
La situazione. Il servizio di Neuropsichiatria infantile di Perugia non riesce da tempo a far fronte alle richieste dei bambini ragazzi (da 0 a 14 anni) perché gli spazi in cui opera sono sempre più ristretti. Un paradosso che si sta ripercuotendo sul diritto alla salute e alla cura dei minori, soprattutto di coloro nella fascia di età tra 11 e 14 anni, la cui richiesta con la pandemia è crescita a livello esponenziale.
La struttura in questione è quella che si trova all’ex Grocco come detto, in via della Pallotta, e a sollevare il caso era stato prima di tutto il consigliere regionale del Pd, Tommaso Bori, che spiega come "la forte carenza di spazi fisici necessari allo svolgimento delle funzioni professionali (solo otto stanze per 15 operatori), rende il servizio disagevole anche in virtù della mancanza di una sala esclusiva per le terapie di gruppo e di una sala d’attesa"
In quell’immobile ci sono il Centro Autismo anche la Medicina dello Sport, che in un primo momento era previsto venisse trasferito nella nuova palazzina acquistata dalla Asl a Madonna Alta (dove appunto i lavori dovrebbero iniziera a settembre). E invece la nuova direzione aziendale della Asl 1 ha cambiato rotta rispetto alla precedente, decidendo che in quegli spazi a Madonna Alta andranno servizi (pare quelli informatici) che attualmente si trovano in locali in cui l’Azienda paga il caone di affitto.
"L’indicazione è quella di liberare spazi in affitto e convogliare i servizi negli immobili di proprietà" conferma Blasi che sulla ipotesi di trasferite a “Villa Massari” il servizio sull’Autismo, ha ricordato in Commissione salute che "c’è un importante finanziamento statale e in parte della Regione che ha portato all’aggiudicazione dei lavori a una ditta che dovrebbe iniziare a lavorare a settembre e che vincola l’utilizzo di quegli spazi. Nel frattempo dobbiamo gestire le problematiche correnti, individuare spazi ulteriori senza spese per l’azienda (quelle in affitto, ndr) che non sono la soluzione ottimale ma un tampone". A livello programmatico quindi all’ex Grocco resterà la Medicina dello Sport e la neuropsichiatria infantile, mentre l’Autismo andrà a Villa Massari. Ma i tempi non sono affatto certi. E soprattutto saranno molto lunghi.
"Come estrema ratio – ha concluso la dottoressa Blasi – potremmo anche rimodulare l’articolazione degli orari per cercare di migliorare il servizio alle famiglie e ai bambini vista la mancanza di spazi: è una scelta complicata sulla quale dovremo ragionare con attenzione".
Il consigliere regionale Tommaso Bori (Pd) ha detto che "questo è solo l’inizio di un percorso da fare in ausilio di un servizio di eccellenza messo in crisi dalla carenza di spazi, dai processi interrotti e poi cambiati per l’individuazione della nuova sede, dalla mancanza di strutture di ricovero ospedaliero e di centri residenziali e semiresidenziali, e quindi dall’aumento di utenza causato dalla pandemia, per cui si tratta di una priorità da affrontare subito".
Michele Nucci