REDAZIONE UMBRIA

"Fabbrica d’armi a rischio chiusura Mancano oltre 130 lavoratori"

Mozione in Regione presentata da Fabio Paparelli (Pd) che chiede assunzioni e un tavolo di confronto

"Salvaguardare il Polo di mantenimento delle armi leggere (l’ex Fabbrica d’armi ndr) e rilanciare il Museo delle armi". Lo chiede in una mozione il consigliere regionale Fabio Paparelli (Pd). "Il Polo – afferma - impiega attualmente meno di 250 dipendenti civili, a fronte di una pianta organica di 384 unità. Un’ulteriore riduzione del numero dei dipendenti non consentirebbe la prosecuzione dell’attività della fabbrica, privandola delle necessarie risorse non solo in termini numerici, ma anche di capacità professionali e tecniche. E questo porterebbe ad una inevitabile dismissione del Polo". "La mozione – continua Paparelli - impegna la Giunta a chiedere al Ministero della Difesa, di concerto con i parlamentari umbri, di salvaguardare l’attuale organico e di promuovere un ricambio di personale, attraverso concorsi pubblici. In questo modo si potrebbe assicurare anche un’opportunità di lavoro qualificato per le generazioni più giovani. Inoltre si potrebbero pensare assunzioni temporanee mediante agenzie interinali".

"Per questo – prosegue l’esponente Pd – sarebbe importante promuovere con urgenza un tavolo tecnico con rappresentanti del Comune di Terni, della Regione Umbria, del Ministero della Difesa, del Polo e delle rappresentanze dei lavoratori. Va poi aperto un confronto con il Ministero della cultura e il Ministero della Difesa per riprendere la progettualità relativa al Museo delle armi, che rappresenta nel nostro Paese l’area espositiva più grande e più caratteristica".