
Un falso matrimonio, celebrato nell’apposita sala comunale, per fare in modo che la “sposa“ ottenesse la cittadinanza italiana. Lo ha scoperto la polizia che ha denunciato tre persone: un ternano pluripregiudicato , una giovane sudamericana e un connazionale, che avrebbe svolto il ruolo di intermediario. Lo “sposo“, il ternano, avrebbe percepito in cambio tremila euro. Sono stati gli agenti della Digos a smascherare il fasullo rito nuziale che sarebbe stato celebrato al solo scopo, appunto, di ottenere la cittadinanza italiana da parte della “sposa“. Il personale della Questura, a seguito di una serie di attività investigative, era venuto a conscenza della “combine“ matrimoniale, tra un quarantacinquenne ternano, più volte indagato in passato e quindi noto alle forze di polizia, e una giovane donna di origine sudamericana, clandestina sul territorio nazionale. I due, secondo la ricostruzione dei fatti da parte della polizia, avrebbero agito con l’intermediazione di un pregiudicato sudamericano, da tempo residente a Terni.
La celebrazione si era svolta nella nella sala matromoni del Comune di Terni. Successivamente i tre sono stati bloccati dagli agenti della Digos, che hanno denunciato lo sposo e l’intermediario per concorso nella permanenza di clandestini sul territorio nazionale, mentre la sposa è stata indagata per ingresso e soggiorno illegale sul territorio nazionale. Per il falso matrimonio il pluripregiudicato ternano avrebbe percepito, come detto, la somma di tremila euro.