
Famiglie senza casa "Alloggi lasciati liberi Li acquistino gli enti ad uso sociale"
Trovare una casa per le fasce deboli della popolazione è diventato sempre più problematico. Dopo l’allarme del Sunia a tornare sul tema dell’emergenza abitativa anche la Sinistra per Perugia, che sollecita un Piano casa per le abitazioni sociali. "Sono usciti in questi giorni - dice Giuseppe Mattioli - dati molto preoccupanti sulla nostra realtà abitativa che confermano le scelte sbagliate della Giunta comunale e di quella regionale che in questi dieci anni hanno incrementato solo nuove costruzioni e consumo di suolo importante, invece che ristrutturare l’esistente. Risultano accatastate a Perugia, alla fine del 2022, circa 90 mila abitazioni, ma il dato preoccupante è che il 20 per cento circa resta libero, non venduto o affittato. Negli ultimi sei mesi sono avvenuti 1.065 sfratti che hanno colpito le varie situazioni di povertà e aumentato le disuguaglianze sociali. Inoltre, Perugia, città universitaria di antica storia, è colpita pesantemente anche dalla mancanza di abitazioni soprattutto per gli studenti fuori sede". La Sinistra per Perugia sollecita dunque "risposte certe e immediate, altrimenti si mette a rischio il diritto allo studio e si perde la presenza di centinaia di giovani studenti. Nonostante questo si continua incessantemente a costruire, con i relativi danni ambientali, ecologici, di traffico e di peggioramento della vita. Proponiamo che il Comune e la Regione acquistino o prendano in affitto parte delle nuove abitazioni non occupate per essere assegnate e concesse a prezzi accessibili a famiglie e studenti in difficoltà a trovare alloggio alle condizioni del mercato e incapaci a ottenere prestiti agevolati".