REDAZIONE UMBRIA

Fasce tricolori in Regione. Ben 12 sindaci (o vice) sbarcano in Consiglio

Quattro sono in carica, tre lo erano fino a pochi mesi fa. E poi gli altri ex. Gori, presidente Anci: "Patrimonio in grado di aiutare le amministrazioni".

Fasce tricolori in Regione. Ben 12 sindaci (o vice) sbarcano in Consiglio

Da sinistra Laura Pernazza, prima cittadina di Amelia Letizia Michelini, sindaca di Monte Santa Maria Tiberina

Tre sindaci e un vicesindaco in carica eletti in un colpo solo. Più altri tre che hanno cessato l’incarico da pochi mesi. E ce ne sono altri sei che hanno avuto un’esperienza da primo cittadino o da vice. In Consiglio regionale stavolta è sbarcato il ‘partito dei sindaci’, amministratori di grandi e piccole realtà, con esperienza amministrativa solida. E una visibilità che sicuramente li ha aiutati. Il caso più significativo è quello di Stefania Proietti, prima cittadina di Assisi da oltre sette anni, che è stata eletta governatrice e che aveva dalla sua una notorietà non secondaria proprio grazie al fatto che guidava la Città del Santo dal 2016. L’altra sindaca in carica era Letizia Michelini, al suo terzo mandato a Monte Santa Maria Tiberina. Così come quella di Laura Pernazza, prima cittadina di Amelia dal 2016, che è arrivata seconda nella lista di Forza Italia. Il vice è invece Stefano Lisci (attuale numero due a Spoleto). Poi ci sono tre uomini che hanno avuto una recente esperienza da sindaci e hanno guidato i rispettivi Comuni per ben dieci anni: si tratta di Cristian Betti del Pd (Corciano), Francesco De Rebotti da Narni, anche lui appartenente ai Dem e Andrea Romizi di Forza Italia, il vero ‘fenomeno’ di questa elezione, dato che è stato in assoluto il più votato tra i candidati consiglieri. A ben guardare però nell’elenco ci sono Simona Meloni (Pd, è stata vicesindaca a Piegaro), la stessa Donatella Tesei (Montefalco), Paola Agabiti (FdI, Scheggino), lo stesso Enrico Melasecche (vicesindaco a Terni ai tempi del primo cittadino Ciaurro) e Nilo Arcudi, che ha fatto il vice di Renato Locchi e di Wladimiro Boccali.

"Diciamo tranquillamente che se si fa il proprio lavoro per bene, si ha una visibilità di un certo tipo, una riconoscibilità che dà i suoi frutti al momento del voto – spiega Federico Gori, neo presidente di Anci Umbria e sindaco di Montecchio dal 2014 -. I sindaci sono di norma gente che vive in mezzo alla comunità, a contatto diretto con i cittadini. E ritengo questo sia un elemento utile in campagna elettorale, soprattutto se si è lavorato in un certo modo”. Ma c’è un altro risvolto importante. "Noi lo andiamo dicendo da anni in tutte le sedi – sostiene Gori -: sarebbe bene che i parlamentari che sono stati eletti con un percorso solo di stampo politico, facessero almeno un giorno il sindaco. Non mi stupisce una rappresentanza così folta in Consiglio regionale – continua -, quello dei sindaci è un patrimonio che l’Umbria ha da sempre. E ritengo che avere amministratori di questo calibro in Regione– conclude Gori - può davvero aiutare i Comuni, dato che proprio gli ex sindaci conoscono bene quali sono i meccanismi che possono semplificare, accelerare o rendere efficiente l’attività amministrativa".M.N.