Ci vorranno tre anni, forse qualcosa in più, per tornare a rivedere i treni della Fcu viaggiare tra Ponte San Giovanni e Terni. Con la speranza che stavolta la velocità diventi davvero quella di un treno e non di una locomotiva a vapore (come accade ancora dato che da Città di Castello a Perugia serve un’ora e 40 minuti) e che il tratto tra Sant’Anna e la stessa Ponte San Giovanni possa trasformarsi - grazie all’aumento delle corse - una vera alternativa alle auto. Così ieri mattina è arrivato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini a dare il via i lavori di ricostruzione della tratta sud della Ferrovia centrale umbra.
Ad accoglierlo la presidente della Regione, Donatella Tesei, l’assessore regionale ai trasporti Enrico Melasecche, Gianpiero Strisciuglio amministratore delegato e direttore generale di Rfi, più una lunga lista di amministratori e appassionati ‘salviniani’. E proprio il ‘capitano’ della Lega ha detto chiaro e tondo che oltre ai fondi per la Fcu - l’investimento economico del cantiere di armamento è di circa 85 milioni di euro, finanziati con fondi Pnrr mentre per il completamento dell’opera entro il 2026 sono stati stanziati 78 milioni di euro di fondi Pnrr e 100 milioni di euro già previsti in legge di bilancio – "per l’Umbria solo sulla rete ferroviaria noi abbiamo un piano di investimenti di 5 miliardi per i prossimi anni".
Il ministro, insomma, non poteva ‘sbarcare’ a mani vuote nel Cuore Verde e già l’altro ieri aveva annunciato altri 264 milioni per le strade. Per restare alla Fcu, i lavori che iniziano interesseranno circa 85 chilometri di linea e consisteranno nella rimozione dei binari, degli scambi e del pietrisco, con la loro integrale sostituzione. Verranno rinnovati circa 200 chilometri di rotaie e 180 mila traversine. Il cantiere partirà dalla stazione di Perugia Ponte San Giovanni e i lavori si svolgeranno principalmente durante le ore diurne, con un avanzamento variabile tra i 500 e mille metri al giorno. Saranno circa 120 i tecnici e le maestranze di Rfi e delle ditte appaltatrici impegnate quotidianamente negli interventi.
Melasecche dal canto suo ha fatto qualche puntualizzazione ricordando che "il primo dei quattro treni Minuetto (elettrici non a diesel come quelli che viaggiano oggi sulla Fcu e che pian piano dovrebbero andare in pensione) giacenti in degrado alla stazione di Umbertide, è ora in fase di revamping alle Omcl di Foligno e tornerà di nuovo in funzione, come gli altri, con una nuova livrea. La tecnologia Ertms consentirà la massima sicurezza raddoppiando la velocità attuale". Melasecche ha richiamato la stazione Aeroporto - Collestrada sulla linea Foligno-Terontola: "fra 15, 20 giorni - ha detto - presenteremo il nuovo progetto, già finanziato". Michele Nucci