Ferragosto con “l’organico“ in casa. La protesta corre anche sui social

Ritiro rinviato e cittadini furibondi, costretti a gestire i rifiuti domestici nei giorni clou dell’estate

Ferragosto con “l’organico“ in casa. La protesta corre anche sui social

Cassonetti della raccolta differenziata stracolmi di rifiuti, una scena che si ripete purtroppo in diverse zone della città

Ferragosto con “l’organico“ in casa; la Vus rinvia il ritiro e gli spoletini protestano. La Tari aumenta, ma la qualità del servizio di raccolta della nettezza urbana rimane scadente e sui social fioccano foto di contenitori stradali della differenziata stracolmi, ma anche di rifiuti domestici abbandonati in varie zone della città. È il caso ad esempio di via Flaminia Vecchia dove i commercianti da tre giorni non possono smaltire rifiuti perché i cassonetti sono piedi e nessuno passa a svuotarli. Stessa situazione in alcune zone di viale Marconi, ma le lamentele arrivano anche dalle frazioni dove il servizio di raccolta è fermo da un paio di giorni. Una situazione che come ogni anno si viene a creare a ridosso di Ferragosto, ma più in generale è tipica delle festività, primo dell’anno è Pasqua. La Vus infatti anche quest’anno proprio per la giornata del 15 agosto si è trovata costretta a dover modificare il calendario del ritiro della differenziata porta a porta. Sì, perché proprio giovedì,in alcune vie, era previsto il ritiro dell’organico che però è saltato per essere ripristinato solo nella giornata di ieri. I cittadini quindi sono stati costretti a tenere l’organico in casa per una settimana. In alternativa c’è stato chi ha deciso di smaltirlo attraverso i contenitori stradali e tutto ciò ha generato il caos. Uno degli obiettivi della Vus nel nuovo piano di raccolta è quello di ridurre al minimo il numero di contenitori stradali. Contemporaneamente però ormai da oltre un anno è stato modificato il calendario dei ritiri a domicilio che ora avvengono ogni 15 giorni, mentre prima avevano cadenza settimanale . Un calendario che gli spoletini non hanno ancora digerito perché sono costretti a tenere in casa i rifiuti per due settimane, nonostante gli aumenti della Tari. Secondo Vus l’attivazione del nuovo calendario avrebbe dovuto garantire un aumento delle percentuali dei rifiuti differenziati che per l’area Foligno-Spoleto sono tra le più basse dell’Umbria. Ad oggi però l’azienda di proprietà dei Comuni dell’area vasta non ha fornito dati ufficiali per confermare le previsioni. A bocciare la Vus però non sono solo i cittadini perché due mesi fa anche cinque (Spoleto, Spello, Montefalco, Bevagna e Cascia di area centrosinistra) dei 24 Comuni non hanno approvato il bilancio per "l’assenza di una politica di coesione territoriale e di una mancanza di prospettiva, soprattutto per quanto riguarda la programmazione per la gestione dei rifiuti a livello regionale".